— 60 — di una sola famiglia, ma di più famiglie, rappresentanti le colonne attorno alle quali si svolge e si accresce raccentramento di pretta origine comunale. Si potrebbe affermare che il fenomeno comunale veneziano sia un lieve superamento del fenomeno inter-famigliare, nel senso che permetta allo Stato di serbare alla famiglia veneta i compiti più alti e vasti non già entro le brevi tracce di terra della metropoli, ma nelle colonie: chi potrebbe, d’altra parte, negare come nella città madre e nelle più vaste e popolose città coloniali appaia semplicemente più velato un fenomeno che, sulle vie dell’espansione, si rivela invece spiccatamente famigliare? Badiamo : l’intensità massima dello sforzo su cui si misura lo Stato è intensità o sforzo famigliare che si percuote direttamente nella costituzione veneziana, sostenuta dall’azione delle famiglie venete, famiglie che superano decisamente anche i legami di sangue per accrescersi e rinvigorirsi, in processo di tempo, sotto l’aspetto di vere unità politiche. Staticamente, dunque, Venezia rappresenta uno Stato realizzatore d’una idea unitaria davvero preannunciatrice; dinamicamente è uno Stato famigliare, perchè opera anche con la famiglia. Che Venezia superi lo Stato famigliare è indubitato, ma la genialità del sistema veneziano appare dal meccanismo costituzionale, per cui il massimo potere super-famigliare (dogale) oscilla sempre tra le famiglie più antiche, che subentrano, per rotazione, nella suprema magistratura. Come si attuava infatti il potere super-famigliare? Con la stessa famiglia; e il massimo pregio della costituzione stava appunto nello aver innalzato la famiglia più antica al massimo potere senza che essa avesse superato, stabilmente e durevolmente, le altre; nell’aver portato, continuato e rinnovellato quell’mferesse generale famigliare nella massima magistratura veneziana : massima magistratura bene operante se ed in quanto avesse rispecchiato allora i bisogni e le necessità, non dei singoli isolati, ma del più forte operante nucleo sociale. Ove opera intensamente l’accentramento, l’individuo non vive, non può vivere solo, e lo Stato, che subisce la forza persistente di tale movimento, subisce, a sua volta, la forza dei primi elementari gruppi che si sviluppano attorno alle prime famiglie di sangue. Il supremo potere opera con un sistema famigliare, adoperando metodi pratici che si sono affinati nel tempo e nelle traversie di lavoro, cui è stata sottoposta la famiglia più antica nella sua vita di avanguardia per il bene comune. Le vecchie famiglie venete, che hanno affinato nel tempo e col tempo la perfezione del lavoro e della loro attività, che hanno impresso nel sangue dei figli quasi un’espe-