XV LA TRASFORMAZIONE DELL’AUTONOMIA GIURIDICA COLONIALE. 1. Le cause. - 2. Il nuovo regime giuridico. - 3. La similitudine economica ed il suo regolamento giuridico. 1. — Dopo quanto si è detto, dopo aver posto in miglior luce il movimento dell’economia nella colonia autonoma, non sembra difficile scorgere quali cause possano influire sulla trasformazione del regime della colonia stessa. Il problema è semplice e chiaro. L’industria condensa il lavoro; il prodotto dell’industria, ottenuto comparativamente a basso prezzo, opera, quando portato su vaste terre povere di lavoro e misere di popolazioni indigene, il miracolo dello scambio fortunato. II centro di lavoro e di diffusione dei prodotti industriali in colonia vive dunque d’un vuoto periferico; la preponderanza del centro coloniale si può ritenere simile a quella degli antichi Comuni italiani, i quali appunto fondavano una delle basi del loro prosperoso fiorire sul vuoto periferico, vale a dire, sull’esistenza di una popolazione periferica territoriale assai lata. Noi ora dobbiamo seguire la trasformazione, se così si può dire, di questo vuoto. Le vie sono due. O la società indigena, dopo un prolungato periodo di scambio, aumenta la ricchezza mobiliare col ricevere i prodotti lavorati ed industriali; ovvero si accresce la popolazione locale che si organizza essa pure su basi tendenti all’in-dustria, impedendo o moderando il confronto famoso. Il gioco economico, nel suo movimento, è facile : l’industria metropolitana trova di fronte altro lavoro, dapprima male indirizzato, dapprima raro, poi sempre più concentrato, sempre più concorrente. Il fenomeno di scambio si modera; col diminuire del costo del lavoro, l’indigeno si fa più restio al partecipare al contratto col colono metropolitano che vuole terra in cambio di alcuni prodotti della sua industria.