20 — un bene ottenuto con un intenso lavoro, od ottenibile soltanto con un intenso lavoro umano, sia o possa essere il più pregiato e richiesto dagli stessi uomini. La società è avida ed avara di uomini come mezzi atti ad ottenere quel bene, più valutato, perchè rappresenta una somma di lavoro. Non è l’argento o l’oro, in sè considerati, ma il lavoro necessario ad ottenerli e ad estrarli che rende preziosi tali metalli. Questo lavoro, in una società bisognosa di uomini, è oltremodo pregiato, perchè appare il più intenso ed il più grave, quasi il tipico rappresentante del lavoro umano attuato attraverso una somma di attività personali o collaborative. Ma l’acquisto di tali ricchezze costa individualmente meno quando si attui per mezzo di una collaborazione, quando particolari situazioni territoriali e geografiche ne rendano meno difficile l’acquisto; ed il valore poi del metallo aumenta ancora più intensamente quando si realizzi il particolare distacco oro-so-cietà terriera. Che cosa fa infatti Venezia ? Il suo genio economico realizza l’accentramento attuando a tale scopo la collaborazione; sfrutta la sua posizione (che i veneti stessi hanno però creata) volgendosi al-l’Oriente per l’acquisto di tale somma ricchezza, ove ne è minore il prezzo; pone in essere, per mezzo d’una intensa navigazione, quel confronto oro-società terriera, sopratutto ai margini del Dogado, ma ovunque pure si trovino società primitive. Ci appare qui, forse più chiaramente, la ragione del famoso predominio monetario veneziano, il cui substrato fondamentale si riconduce all’accentramento; predominio famoso di una moneta, accettata, in processo di tempo, perfino dai persiani, dai tartari ed indiani, ma predominio di lavoro attuato per mezzo di un rapido, sapiente distacco. D’altro canto, si delinea qui e si chiarisce, in alcuni tipici aspetti, il fenomeno grandioso della sovranità monetaria veneziana così rinomata nel mondo. Se l’oro possiede un valore primo intrinseco di lavoro, e questo oro si spende ove proporzionatamente ne sono più difficili od impossibili l’acquisto ed il procacciamento, quivi la domanda ne è più intensa e l’oro viene ripagato con una quantità di lavoro di scambio superiore: divenire quindi creditori trasportando la propria moneta era il segreto degli antichissimi veneziani che si creavano di fronte popoli tributari. Lo scambio spesso d’un ducato con una certa quantità di spezie o di prodotti agricoli non equivaleva ad uno scambio alla pari, ma ad uno scambio superiore alla pari. Che cosa rappresentava questo margine di puro guadagno? Un dono fatto al veneziano ed alla sua autorità.