— 192 — Non ci è difficile capire perchè le nazioni le quali lanciavano le loro popolazioni essendo dominate dal tipo cittadino si sono conquistate le basi più potenti della preponderanza coloniale. Anche nell’epoca moderna, con l’esistenza di masse di popolazione, col procedere di nuovi assetti, si poteva trasformare la colonizzazione cittadina, la cui vita prendeva altre forme, altri sviluppi segnando il punto o i punti centrali della colonizzazione, non più di brevi tracce di terra, ma di numerosi continenti. Volendo ora soffermarci alla considerazione dello sfruttamento di alcuni prodotti della terra, noi osserviamo lo sviluppo dell’economia territoriale procedere di pari passo con quello della economia cittadina; ed è anche possibile convincerci che il fenomeno cittadino è intimamente connesso allo sviluppo ed alla maggiore affermazione dell’economia territoriale. Noi, neppur oggi, possiamo dimenticare che due complete (opposte) economie debbono avvicinarsi, debbono unirsi, e che la spinta di adesione non può essere data che dal fenomeno cittadino della colonia e della metropoli. Se la funzione della metropoli è infatti quella di allacciare, se l’opera dell’elemento metropolitano sta nel-l’operare un confronto in vantaggio della madrepatria, si comprende quale importante funzione abbia il nucleo di scambio in colonia di fronte ad una società terriera priva di unità, dispersa sulla terra. Si badi che il fenomeno cittadino o d’accentramento non è un apparato secondario o subordinato, ma un elemento principe dell’economia coloniale, il gancio d’attacco, il punto in cui si salda il vincolo tra metropoli e colonia; e si badi che, tanto più questo accentramento cittadino partecipa della pura vita metropolitana ed è formato di elementi metropolitani, anche meno subendo l’influsso ambientale dei nuovi continenti, tanto più, praticamente, il nucleo cittadino può essere utile alla metropoli. Il sopravvento ambientale operante sui coloni metropolitani, la diminuzione dell’utilità del confronto economico, lo scadere della grande economia cittadina che aderisce soltanto a terre, sfruttate sì, ma poco collegate, segnano altrettante cause che allentano la forza del predominio metropolitano. Se poi si considerino le cifre, talora altissime, delle popolazioni indigene che, quando sono su un piano di concorrenza, agiscono negativamente sulla integrità della vita economica del colono, direttamente collegata a quella del cittadino abitante nel territorio della madrepatria, si può intendere perchè l’opera, diretta a mantenere la conservazione della integrità dei nuclei coloniali europei, debba essere tanto più sentita e perseguita in processo di tempo dalle nazioni che vogliano serbare valido e robusto il vincolo coloniale. Quale problema grandioso è però quello di resistere con