— 186 correnza esterna nei confronti del colono metropolitano, quando questo colono pone il suo piede sulla poca terra dell’indigeno. Di conseguenza, tale situazione conduce ad un regime giuridico di alto controllo sui nuclei indigeni. Ma quando la terra si rianima e produce, ben differente è la situazione! Uno scambio, dapprima moderatissimo, poi sempre più intenso ed esteso, si svolge; anche l’indigeno ha un interesse nuovo, ha una ricchezza nuova : il mezzo per lo scambio. La redenzione di vaste plaghe di terra porta a moderare la concorrenza entro l’ambito della società indigena, porta a moderare la concorrenza col colono, col quale l’indigeno si può stringere, perchè vede in lui l’uomo che gli darà il prodotto del suo lavoro. Ma si badi : i veneziani antichi hanno insegnato che l’economia agraria, che essi assai temevano, non può avere scopi statici, se si vuole che essa sia di vantaggio alla metropoli saldando e consolidando il regime politico nelle terre d’oltremare. Questo concetto è esatto, perchè l’economia agraria in terra coloniale si deve animare tenendo sempre presente la grande direttiva che essa debba operare in vantaggio dello scambio col nucleo metropolitano, stabilitosi in colonia, e, soprattutto, con la metropoli. Lo scambio, sia per il colono sia per l’indigeno, inoltre è tanto più vantaggioso, quanto più gli elementi economici sono opposti: anche l’economia agraria, quindi, in terre coloniali, quando svolta e condotta dallo Stato colonizzatore, deve basarsi, nei limiti del possibile, fin dall’inizio, su questo principio (1). Anche la societas indigena può rialzarsi quando la concorrenza si modera; il separatismo « di controllo », sostanzialmente collegato all’inesistenza dello scambio e ad una forte concorrenza, può lentamente trasformarsi verso un separatismo meno rigido che preluda ad un sistema di autonomia economica. Il sistema economico che lega due società sul piano di uno stesso interesse è una catena magnifica che salda gli imperi. Il processo di scambio però, con le sue possibilità di sviluppo in colonie ad economia agraria poco redditizia, è certamente, specie al principio, assai lento, anche perchè, in un forte regime di concorrenza in loco, il prodotto della terra deve sopperire innanzitutto ai bisogni locali; (1) È la diversità del prodotto che conduce allo scambio, produttore di alto guadagno. Che scambio vantaggioso avrebbero ottenuto i veneziani se a Cipro avessero soppresso le tipiche piantagioni deH’Oriente per piantare del grano, e gli inglesi, se, nelle loro colonie, avessero coltivato le stesse piantagioni dell’Inghilterra? Altissimi erano invece a Venezia ed in Inghilterra i prezzi delle spezie. In Inghilterra si parlava della rendita del pepe (pepper corn rent). Il prezzo di una libbra di tale droga oscillava da 5 a 10 sterline.