mografica, perchè mai un assetto di natura comunale si sarebbe potuto sostenere senza uno sviluppato fattore popolazione (1). Normalmente però la condizione giuridica dell’individuo appartenente al nucleo coloniale oscilla rispecchiando una situazione la quale porta in generale lo stesso individuo a raggiungere un valore sociale medio, che conduce, a sua volta, ad una giusta compenetrazione delle esigenze inderogabili d’un piccolo nucleo e degli interessi del singolo. Ciò per i rapporti interni. Ma nei rapporti con la metropoli il progressivo vincolo di subordinazione del nucleo, che lentamente si delinea, non si stacca, con le sue caratteristiche, da un rapporto di unione, di alleanza, che rispecchia una subordinazione cui sovrastano gli effetti dell’impetuoso assorbimento economico della colonia per parte della madre patria, la quale lancia i suoi nuclei per preparare una via che è fomite di progresso e prosperità per le colonie, in quanto la stessa significa progresso e prosperità per la metropoli. 2. — A questo punto è possibile notare due fatti degni di particolare rilievo. Il fatto che il valore sociale individuale nell’organizzazione dei nuclei coloniali oscilli su un grado medio senza fermarsi con stabilità ad un punto si adatta alle esigenze d’un assetto coloniale in grande stile, enormemente esteso nello spazio; provoca più immediatamente Vadesione del nucleo coloniale alle infinite e svariate circostanze; forgia, quindi, ordinamenti capaci di plasmarsi all’ambiente ed alla condizione sociale dell’individuo appartenente alla colonia. Un vasto margine di libertà costituzionale accompagnerà del resto, anche più tardi, la vita dei nuclei, diretti da sistemi costituzionali vari, dominati dal concetto della specializzazione delle funzioni, delle cariche, degli organi politici, in relazione appunto ai luoghi ed alle circostanze del vasto dominio marittimo. (1) Mi debbo qui necessariamente richiamare a principi da me altrove esposti. Il valore sociale individuale tende a diminuire con l’aumento della popolazione accentrata. Una società di pochi individui vincola persistentemente al massimo ogni singolo; una società di molti individui favorisce la libertà del singolo. Il sistema, sostanzialmente diretto all’espansione ed a un tipo coloniale, che serbava un largo margine di libertà individuale, non si poteva realizzare che attraverso un estremo intenso accentramento congiunto ad una larga base demografica. La storia unitaria dei primissimi ordinamenti coloniali veneziani è di una estrema difficoltà per il suo frazionamento e particolarismo, il quale riflette però un regime di grande indipendenza. A questo riguardo, per quanto si debba notare che, spesso, le colonie veneziane si innestavano a grandi centri di popolazione, centri che indubbiamente favorivano il loro regime comunale, tuttavia non si può non comprendere l’importanza dei nuclei comunali che, col rilevante numero dei soggetti, veramente spostavano una parte dell’Italia latina sui mari d’Oriente.