— 157 — « Regina delle città », ribattezzata con altro nome (1), formava, secondo il bailo Civran, alla fine del seicento, uno « spettacolo il più mirabile d’ogni altra città del Mondo » ed era uno dei massimi centri del grande organismo imperiale ottomano, fondato sulla religione, sull’obbedienza e su una « disperata credenza del destino ». È bene però osservare più da vicino da chi era abitata Costantinopoli nella prima metà del ’600. La ricerca non è facile. Ma una relazione, conservata a Venezia, d’un anonimo ambasciatore della Repubblica, dell’anno 1637, permette di farci conoscere qualche dato statistico di alta importanza (2). Nota questo ambasciatore: « È la città di Costantinopoli una delle più popolate città dell’Europa, dicendosi con qualche certezza e da quelli che hanno voluto penetrare con computi li fondamenti della verità che, compresavi Galata, et li Borghi dell’una, e dell’altra, faccia più di ottocento millia anime ». Egli annoverava in Costantinopoli oltre 50.000 greci, 46.000 ebrei, 30.000 armeni, 26.000 anime di legge diversa da quella dei turchi, 600 altri occidentali (3). Malgrado egli dica che, qualora tali diverse nazioni non fossero state tra loro discordi ed avvilite dagli oltraggi e dalle estorsioni dei turchi, esse, unite, avrebbero potuto far crollare la corona di testa al Gran Signore, è tuttavia visibile la radicale trasformazione etnica della popolazione di Costantinopoli, già preponderantemente ottomana (4). Ma il procedere della popolazione « da terra » entro l’àmbito cittadino è visibile pure nella grande metropoli del Cairo, che Giovanni Dandolo, console veneziano in Egitto, nel 1591, chiamava « grandissima et populatissima ». Giovanni Donato diceva nel 1635 che il Cairo aveva « habitanti d’incredibile numero »; Antonio Cappello parlando del Cairo, « città di grandissimo negotio », affermava di aver notato il singolare accentramento di una popolazione, il cui ammontare era impossibile definire (5), ma che certo veniva continuamente alimentata (1) « StamboI, cioè Città fertile; reale et abbondante... » (Rei. cit.). (2) Arch. Stato Venezia, Relazioni, busta 7. (3) Nel computo non sono comprese le « Case degli ambasciatori ». (4) Secondo la relazione di Alvise Contarini (Arch. Stato Venezia) da Costantinopoli (1640), la popolazione di questa città eccedeva il milione. (5) « viene habitata molto strettamente non costumando quei Popoli, che una famiglia occupi una casa; ma una assai ristretta stantia serve per ogni numerosa famiglia ...vien detto che siano 24 millia Contrade serrate al Cairo, oltre le strade Maestre et li Bazari... ». Il popolo « ...par più tosto che si avvicini all’infinito, che ad un determinato numero, et quanto che di esso si è mai potuto sapere è stato sempre una picciola parte... ».