— 115 — aumenta la sua preponderanza sostanzialmente col medesimo mezzo con cui la metropoli si era un giorno staccata dalla terra. Ma più estrema, più delicata appariva sui mari del Levante la situazione di queste comunità che mai si dovevano « rompere » a danno di Venezia ! Il tracollo dell’economia cittadina ed il conseguente scioglimento di ogni vincolo capace di favorire il dominio dell’accentramento capitalistico avrebbero favorito un’economia territoriale, la quale non avrebbe tardato a fondare le basi di quell’autonomia regionale, che troviamo veramente più staccata dal predominio veneziano. L’azione veneziana, energica e decisa, si dimostra allora vitalissima; tende ad allargare il predominio cittadino lentamente, sul margine territoriale, perchè questo venga regolato dalla città e dal suo assetto; e la battaglia è per lungo tempo vittoriosa, audace, degna di essere considerata con ammirazione orgogliosa. Venezia nel Levante più lontano, come nella Grecia, sosteneva col suo diritto l’idea cittadina, che sarebbe stata più tardi il faro anche del processo di unificazione delle regioni, preludio dell’unificazione delle nazioni moderne; sosteneva la civiltà della Grecia, quando la Roipa d’Oriente, Costantinopoli, era in potere dei Turchi; sosteneva e vivificava il crogiuolo da cui pure era sorta la prima scintilla della rinascita europea. Quale formidabile aiuto di esperienza, di mezzi, di insegna-menti poteva offrire Venezia, il più robusto di quei Comuni italiani che segnavano la genesi della civiltà moderna ! Non so se veramente si potrebbe classificare l’azione legislativa di Venezia, nei rapporti delle città greche, come un vero processo di assimilazione; ma base su cui più tardi Venezia pone il suo dominio è senza dubbio la similitudine economica cittadina, regolata al vertice da Venezia, la quale non svolge una azione di controllo negativa, ma persegue lo sviluppo dell’assetto cittadino e la trasformazione, talora fortunata, di esso. La Repubblica che, in Italia, si trasformava nell’epoca moderna in un robusto Stato territoriale, raggiungendo le Alpi, estendendosi verso le Romagne e segnando i suoi confini all’Adda, alle porte di Milano, non del tutto poi aliena di portare le sue bandiere sul Tirreno attraverso l’Emilia e la Toscana (1), possedeva forze e mezzi potenti per svolgere una azione in grande stile nelle colonie del Levante, delle quali la preparazione dei coloni veneziani aveva fatto (1) È la tendenza al dominio terrafermiero inaugurata ed in grande stile sostenuta dal doge Francesco Foscari che governò « auctoritate plus quam ducaria ». Dominare Pisa, sulle cui mura sventolò la bandiera del leone alato, secondo Guicciardini (Storia