XI l’ordine SOCIALE. 1. L’azione veneziana. - 2. Considerazioni sull’amministrazione della giustizia. Lo Statuto di Morea. L’applicazione delle leggi metropolitane e municipali. 1. — Se è vero che l’economia veneziana nelle colonie del Levante è specialmente industriale e connessa a favorire i mezzi vettori veneziani, non bisogna credere tale economia ristretta ai brevi limiti di una città ed indirizzata a perseguire soltanto un rigido sfruttamento. Che un disquilibrio, da cui si scorga il predominio dell’economia marittimo-industriale, sussistà, non si può negare: ma nessuno può seriamente negare come, lontana ancora una vera e propria epoca di preponderanza economica della terra, il predominio della economia marittimo-cittadina si ripercuota favorevolmente sulla vita delle popolazioni accentrate e perfino sulle varie società extra-cittadine che subiscono, seppur mediatamente, per propria utilità, l’influenza e la preponderanza del sistema comunale o del sistema a questo affine. Il lato costruttivo più robusto della prima colonizzazione veneziana è l’impvdso dato all’economia industriale marittima, impulso rivelatore di potenza e di ricchezza per le stesse genti straniere. Questa forma di « colonizzazione » economica è costruttiva e particolare, non standardizzata e generale; si proporziona alle circostanze dei luoghi ed ai bisogni dell’assetto veneziano. Una vasta azione legislativa accompagna questa fase attiva, difficile, e. tale azione è diretta alla fondazione di porti, saline (1), alla costruzione di cantieri, acquedotti, ponti, edifici, mura, torri, porte, quartieri, magazzini, arsenali, fortezze; queste ultime chiamate « nervo e forza principale degli Stati » (2). (1) Una Relazione da Cipro di Marco Grimani afferma che alla costruzione delle saline si deve provvedere « senza risguardar a spesa ». Altrove si chiama il sale « potissimo sostegno delle navi nostre ». (2) Arch. Stato Venezia, Comp. leggi, Corfù, c. 537.