1593 fino al *596'■ la predetta notizia ci permette perciò di attribuire alla miniatura un valore documentario anche anteriore al sec. XVII. Tale miniatura non riproduce la facciata principale del palazzo ma solo il lato orientale verso il giardino ; essa ci mostra tuttavia alcuni particolari interessanti : il pozzo, di cui vi è traccia in analoga posizione anche nel giardino dell’attuale palazzo di Venezia ; le piante, meno folte di quelle che ora rallegrano il palazzo ; lo steccato di legno che limitava il giardino, del quale è fatta menzione frequente anche in dispacci dei secoli successivi ; inoltre alcune figure di abitatori del palazzo nei loro costumi del tempo. La casa occupata dal Tiepolo doveva corrispondere in sostanza al tipo normale delle case di Costantinopoli, delle quali i viaggiatori europei sono unanimi nel riconoscere la modestia (26). Pur essendo adibita ad uso dei rappresentanti veneti, la casa alle Vigne non fu però abitata ininterrottamente da essi dopo il soggiorno fattovi da Stefano Tiepolo. Alcune testimonianze posteriori (27) ci dicono infatti che la sede del bailo continuò a trovarsi a Galata. Il viaggiatore francese Thevet, che fu a Costantinopoli al tempo dell’ambasciatore di Francia dAramont tra il 1547 ed il 1550, ricorda che gli ambasciatori di Francia dimoravano a « Pere, apelée au tems passé Galate », ed aggiunge : « Là pareillement font leur residence les Ambassadeurs de Venise, de Chio, et autres. Mais ceus de 38 — P. CoECK : Case di Pera (particolare). 91