« Tout le monde à été enchanté de la grâce et de l’affabilité de M. le baron de Bruck, ainsi que des efforts qu’ont fait les membres de sa famille et les attachés de l’internonciature pour ajouter encore, par un accueil plein de prévenances et de cordialité, aux charmes de cette superbe fête qui fait attendre avec la plus grande impatience les deux autres qui doivent la suivre avant la fin du carnaval » (42). Tale ballo non faceva del resto che continuare una serie di manifestazioni mondane di cui era stato e doveva continuare ad essere centro il palazzo, e che sono menzionate in reminiscenze di diplomatici, come in quelle del conte Sauli (43), o nelle cronache della stampa locale. Il ballo del febbraio 1854 aveva luogo in un momento politico particolarmente grave, fra i bagliori della guerra russo-turca nella quale stavano per intervenire, a lato della Turchia, l’Inghilterra e la Francia e successivamente il Piemonte ; nel 1855 anche soldati italiani, feriti nelle gloriose battaglie di Crimea, venivano trasportati sul Bosforo, nel villaggio di Yeni Kòi (44): molti di essi cessarono ivi di vivere e la pietà dei connazionali ne celebra annualmente il ricordo (45). Una incisione che risale a circa il 1860 (figg. 175 e 176) ci rappresenta 176 — Il palazzo di Venezia verso il 1860. (Particolare ingrandito della fig. 175). 371