repubblica, l’antico valore navale veneziano parve brillare un’ultima volta, sotto la guida di Angelo Emo, nella lotta contro il Bey di Tunisi. Alla stasi politica comspose un’eguale stasi economica: nonostante 1’ assenza di guerre, che erano state aspre e frequenti nelle epoche precedenti, il commercio veneto in Levante si mantenne anche nel corso di questo secolo nelle ridotte condizioni già notate per il Seicento, mentre perdurava la concorrenza delle nazioni straniere, specialmente della Francia e dell’Inghilterra, essendo diminuito il traffico degli olandesi. D’altro canto si verificarono nella stessa Turchia tentativi di creare industrie nazionali, specialmente in materia di fabbricazione di stoffe, per di- n 8 - Mercante europeo di Pera (sec. XVIII). . . ., . mmuire 1 importazione straniera. Il commercio veneto continuò tuttavia a mantenere il primo posto sul mercato di Costantinopoli, dove venivano ancora largamente vendute alcune qualità di stoffe di seta ed oro (damaschetti), assai apprezzate dai turchi per la loro fattura e qualità, come pure lastre di vetro, specchi, conterie e carta, mentre l’esportazione dal Levante consisteva specialmente di lane, cotoni, sete, cuoi, cere grezze, olii di Candia e caffè (3). Data questa situazione politica e commerciale della repubblica in Levante, la posizione del bailo a Costantinopoli nel sec. XVIII perdette della sua importanza. D’altro canto l’atteggiamento di neutralità mantenuto da Venezia, congiunto al prestigio che ancora circondava quest’ultima in Oriente, contribuirono a migliorare in questo periodo i rapporti fra i baili e la Porta (4), ciò che non impedì tuttavia il verificarsi talvolta di vivaci incidenti. Ma se la responsabilità dei baili fu in questo secolo assai meno gravosa che per il passato, e se poterono esservi tra essi dei rappresentanti impari a sostenere degnamente la loro carica, non mancarono coloro che conservavano le antiche doti di osservazione ed intuito, dignità e signorilità, per le quali erano diventati famosi i diplomatici veneziani (5). Per ciò che concerne il palazzo di Venezia, notiamo in questo secolo, in 252