Sebbene qualche documento possa essere sfuggito alle nostre ricerche, forzatamente condotte in gran parte a distanza dalle principali fonti d’informazione conservate a Venezia ed a Vienna, dall’insieme di esse è risultato ampiamente confermato il valore della tradizione che unisce al palazzo il ricordo di Venezia: vedemmo l’edificio, dalle sue modeste antichissime origini, ingrandirsi e rinnovarsi via via, fino a giungere a quello ora esistente; vedemmo sorgere e svilupparsi nel suo recinto varie costruzioni che hanno dato origine a quelle che ora contiene ; vedemmo infine popolarsi il palazzo delle ombre di molti personaggi che in esso hanno vissuto, sofferto o lasciata la vita sul drammatico sfondo dei rapporti turco-veneti. Il quadro da noi tracciato è, come dicemmo, sommario : ma saremmo paghi se esso potesse servire di spunto, specialmente ai connazionali che abitano o si recano in Turchia, per rievocare qualche glorioso ricordo di Venezia collegato col palazzo, con i suoi dintorni e con tutte le località poste sulla via fra Adrianopoli ed il Mar Nero, il cui insieme costituisce una piccola fronda, ma profondamente suggestiva, del grande albero dell’italianità in Levante. T. B. il