4- Ragioni publiche contro le pretese insusistenti che potessero esser prodotte dalla famiglia Testa. La Ser.raa Rep.ca desiderando provedere di commodo e decente abitatione li proprij Baili, scielse ne secoli più remoti quel pezzo di terreno, sopr’il quale è piantato il Bai-laggio, e stabilì [credesi (')] con gl’auttori della famiglia Salvagia, per essere la prima che comparisca descritta ne publici registri, contratto d’annua contributione di piastre 200. Col progresso del tempo riuscendo troppo angusto per il ricovero di numerosa famiglia, lo dilatò con altro acquisto, e sopra li fondi fece piantare e rinovare più volte le fabriche, giudicate necessarie al soggiorno decorso de’ Baili, senza che dalla predetta famiglia Salvagia, nè dalla Testa, subentrata nell’esazione del predetto assegnamento, venga risentito alcun aggravio, nè presa ingerenza o cognitione dell’operato. Dalla qualità delle fabriche, dalli gravi dispendij e dall’imemorabile possesso chiaramente rilevasi essere tutta opera della Ser.ma Rep.ca, come non ha potuto dispensarsi di confessarlo con lodevole ingenuità nell’ultima sua scrittura il sig. Gasparo. Dell’antichità delle medesime è così profonda e lontana la radice che non si trova carta ch’arrivi a darne traccia, potendosi trarne un saggio dalle memorie scoperte nella parte media (che si rinova presentemente per evitar il pericolo e l’indecoro d’iminente rovina) con l’insegne del veneto nome fiancheggiato dalla Giustizia e dalla Fortezza, e con l’armi de’ Baili che s’estendono sino l’anno 1545 (2), e pure deve credersi la più recente perchè tutte l’altre furono rifabricate con prevenzione dalli Cav.' Mocenigo e Memo. A chi non è noto ch’il possesso centenario per tutte le leggi canoniche e civili è bastante a distruggere qualunque titolo, anche sacro, avendo compreso li saggij legislatori che nel giro d’un secolo possono correre ignote rivolutioni e occulti accidenti, dei quali non si può render conto, e che senza fissar un termine perentorio non vi sarebbe mai quiete o sicurezza neppure nel proprio nido. Il titolo d’affittanza s’è fissato dalla Ser.ma Rep.ca fiduciariamente per sola apparenza, a fine di sottrare le fabriche dalle vessazioni ch’avrebbero potuto sopra venire in tempi molesti, e con lo stesso motivo si sono posti sotto nome della famiglia Testa anco li posteriori acquisti, benché non habbia fatto per li medesimi alcun esborso. Che si tratti d’un ’affittanza fiduciaria et apparente, oltre il corso et il possesso di tanti secoli ne fa prova il fatto [che] nell’ordinarie affittanze, nelle quali conservano li padroni giurisdizione e dominio sopra le case, essi le fabricano e le riparano col proprio contante, ma per il Bailaggio non si vede mai che le famiglie Salvagia o Testa habbiano contribuito ne pure un aspro nè per l’erezione nè per il mantenimento. A misura del genio e del bisogno, la Ser.ma Rep.ca col mezzo de’ suoi Baili è andata disponendo (x) Di questo documento esistono le minute di mano del Dolfin, con molte correzioni, nel-l’Arch. proprio del Bailo, B. 297. In esse si vede la parola «credesi», che abbiamo messo fra parentesi quadre, e che nel documento inviato a Venezia è stata sostituita dal copista con alcuni puntini. (2) Come abbiamo già rilevato, in una minuta del presente documento che si conserva nel-l’Arch. proprio del Bailo, B. 297, l’anno indicato era prima il 1544, sostituito poi col 1545. 399