carattere strettamente formale e si svolgeva partendo dalle Acque Dolci d’Europa o, secondo le epoche, da altro punto sulla riva orientale del Corno d'Oro. I baili rendono conto di essa nei loro dispacci ma di solito con poche frasi (45); le descrizioni più complete si trovano nei racconti dei viaggiatori o di qualche personaggio __________________ del seguito (46). Due particolarmente interessanti ci sono conservate per questo secolo, quella del viaggiatore Pietro della Valle (4?) che descrive l’ingresso di Ermolao (o Almorò) Nani nel 1615 e quella di Antonio Benetti che narra l’ingresso del Donà: esse ci offrono una pittoresca visione dei costumi dell’epoca e ci fanno vedere il bailo in una delle circostanze più solenni della sua vita ufficiale ; nello stesso tempo forniscono alcuni interessanti particolari circa il ricco arredamento del palazzo e mettono maggiormente in rilievo i rapporti di stretta vicinanza che, come abbiamo già visto, intercedevano tra la casa bailaggia e l’ambasciata di Francia, vicinanza che facilitava — nonostante le divergenze di carattere politico — frequenti e cortesi rapporti personali fra baili ed ambasciatori. Alla cerimonia prendevano parte il nuovo bailo e quello uscente di carica, con tutti i membri del bailaggio, come pure numerosi giannizzeri, « spalli » e « ciaus », con alcuni personaggi turchi inviati dalla Porta ad onorare il rappresentante veneto, i segretari degli ambasciatori stranieri, gli abitanti più distinti di Pera, i mercanti veneziani e quelli di tutte le altre nazioni. La ricchezza e varietà di costumi, tra i quali spiccavano quelli rossi portati dai baili e dal loro seguito, e la solennità dell’avvenimento richiamavano alle finestre e sulla via tutta la popolazione dei quartieri che il corteo attraver- ¿?AH0iea 60 - Alcuni «ciaus» (sec. XVI). 157