mancanza del bailo, ^ fece Gabriele Gavazza dopo • x. *2 ™ , . . , , 0 , . MARCV5 Otthobonvs MagVenetiar.Canceli.ariVì la morte del Barbarigo. |_, Di alcuni segretari si con- . . 56 - Marco Ottobon, segretario del bailo Bernardo (1585-1587)» servano anche interessanti pQj canceniere grande delia repubblica. relazioni (101). Col segretario vi era anche il « cogitor » (coadiutore), come quel Girolamo Paulucci del quale faceva tante lodi il bailo Gianfrancesco Morosini nel 1585, dicendo tra l’altro: «egli scrive e legge la cifra come faria ogni altra sorta di lettera comune » (102). Per la custodia dei denari e valori del bailaggio vi era poi il « ragionato ». Importantissimi erano, al servizio del bailo, i dragomanni. Tre di solito, ed anche più secondo le epoche, comprendevano principalmente il dragomanno « grande », che aiutava il bailo nei negozi di stato ossia nelle trattative politiche più importanti e delicate con la Porta ; un dragomanno « piccolo », che doveva occuparsi dei negozi di mercanzia ossia delle questioni relative alle navi ed ai mercanti, ed il dragomanno «da strada», che doveva accompagnare i baili nel viaggio d’andata e di ritorno (103). Una deliberazione del senato del 24 settembre 1555, la quale mirava a ridurre le spese della rappresentanza veneta a Costantinopoli, stabiliva tra l’altro che i dragomanni 121