NOTE AGLI ELENCHI DEI BAILI ED AMBASCIATORI E DI ALCUNI LORO COLLABORATORI P) Per formare questo elenco abbiamo cercato di amalgamare le notizie tratte dall’Arch. di Stato di Venezia (Segretario alle Voci, Misti), dai Regesti dei Commemoriali (voi. V), dal Sanuto (specialmente IV, 324 segg.), dalla prima parte degli Annali Veneti del Malipiero, già cit., dal Hammer (specialmente XVII, 156) e dal Romanin, come pure dagli elenchi di ambasciatori contenuti nei codd. 197, cl. VII it., della Marciana, IV-253l,is della Bibl. Querini Stampalia di Venezia e 6568 della Bibl. Naz. di Vienna (tutti del sec. XVII ed analoghi), e 169, cl. VII it., della Marciana, Gradenigo 145 del Museo Civ. di Venezia e Mise, codici 122 dell’Arch. di Stato di Venezia (copie del codice Gradenigo, del sec. XVIII): questi tre ultimi contengono però vari nomi in più di quelli indicati dagli altri documenti e da noi riportati. Poiché del resto le notizie forniteci dalle varie fonti sono per questo periodo incomplete e spesso contradditorie, l’elenco non può considerarsi definitivo, specialmente per ciò che concerne gli ambasciatori ed inviati straordinari. (2) Il Cappello morì a Costantinopoli. (3) Non fa parte del nostro compito, ed avrebbe troppo prolungato le nostre ricerche, la formazione di elenchi completi dei vari membri del bailaggio nelle differenti epoche. Riproduciamo tuttavia i nomi di quei funzionari che abbiamo incontrato nei documenti e nelle opere consultate, specialmente quelli dei segretari e dei dragomanni od interpreti. Tali elenchi sono incompletissimi, ma possono presentare egualmente qualche interesse perchè danno un ’ idea delle persone e famiglie che hanno maggiormente servito la repubblica a Costantinopoli, ciò che vale specialmente per i dragomanni che si succedevano spesso di padre in figlio nel servizio del bailaggio, come potrà vedersi dagli elenchi analoghi per le epoche successive. (4) Questo elenco corrisponde sostanzialmente a quello del Lazari (in Alberi, III) pur con alcune varianti che abbiamo ricavato, per ciò che concerne la prima metà del secolo, specialmente dal Sanuto e dai dispacci diretti dai rappresentanti di cui si tratta ai capi del Consiglio dei X, e, per la seconda metà del secolo, dai dispacci indirizzati al senato. Abbiamo però indicato, invece delle date di nomina, quelle in cui l’inviato si recò o soggiornò effettivamente in Oriente, date che non sempre corrispondono, come per es. nel caso di Leonardo Bembo, nominato bailo nel 1513 ma non giunto a Costantinopoli che nel 1516. Abbiamo poi incluso i nomi dei vice baili nell’elenco dei baili, dei quali prendevano il posto, e, quando un ambasciatore era anche vice bailo, abbiamo indicato il suo nome tanto nell’elenco degli ambasciatori che in quello dei baili. È stato apposto un asterisco davanti ai nomi degli inviati la cui relazione finale, o un sommario di essa, è stata pubbl. dall’ALBERi per il sec. XVI (ad eccezione di quella dell’ambasciatore Cavalli del 1567 edita, come fu detto, dall’Andreas), in B. B. per il sec. XVII e dal Romanin per il sec. XVIII (relaz. Foscarini). Per il sec. XVI, sono tuttora inedite le relazioni di Alvise Re-nier (conservate nell’Arch. di Stato di Venezia, B. 61, R.° II), di Giovanni Correr (ivi, Relazioni, B. 5), della prima missione di Lorenzo Bernardo (ivi, Relazioni, B. 4, copia mutila, e Bibl. Vat., 423