CONTE L. F. MARS1LI rappresentata, come pure varie regioni dell’impero germanico, come, ad esempio, la valle del Reno, in cui si spinse per conoscere fenomeni o per altre ragioni. Da ultimo l’Olanda che aveva fortemente colpito con le sue dighe il Marsili, à avuto pur essa l’onore di essere raffigurata in più di una carta. Vengono da ultimo carte di terre che egli non vide e certo non tracciò, ma servirono a lui per confronti, o che entrarono nella sua raccolta così per caso, perchè egli le possedeva o le comprò o le ebbe in dono durante le sue imprese militari o durante i suoi viaggi. Delle prime sopra tutto ci interessa far cenno, non delle casualmente capitate in mano sua, chè queste non rappresentano nulla nella vita del Marsili e sono come un di più nella collezione. Come si disse, non tutte le carte sono allo stesso grado di perfezione: ce ne sono delle appena appena abbozzate e ce ne sono di quelle già pronte per essere stampate: ci sono carte schematiche, fatte con pochi segni, e quindi rappresentanti solo qualche fenomeno o qualche individuo geografico e ce ne sono delle complesse dove numerosi fenomeni trovano la loro simbolica rappresentazione: ci sono carte che si direbbero risalenti a tempi assai lontani o dovute a cattivi cultori della cartografia, comincianti allora la loro arte, e ce ne sono delle perfette, scintillanti di colori appropriati, curate nel disegno, esatte nelle distanze, tali che pur oggi potrebbero eccitare l’invidia di un provetto cartografo. Questa varietà quasi confessa gli studi attraverso i quali è passata la conoscenza del Marsili: c’è la prima visione d’una terra e quindi il tentativo di raffigurarla, poi c’è l’opera continua di aggiunte e di correzioni che vanno crescendo sino al completamento: - 327 -