MARIO LONGHENA neta, circondato di onori ed ormai glorioso, dall’ingiustizia di Bregenz trae forza per salire ai fastigi della scienza: lascia le armi che danno morte e va con pari entusiasmo ad altre lotte, per la ricerca del vero. E per mostrare che la spada spezzata dal carnefice non aveva spezzato il suo animo, in fondo alla sua autodifesa pone un disegno, in cui entro le gambe di una M maiuscola — il suo monogramma — sono le due parti di una spada spezzata — a ricordo della sua condanna — su cui svolazza un nastro ricadente ai lati portante questa scritta « Fractus integro ». Se la sua carriera di soldato era stata troncata, saldo, intatto restava il suo animo, più duro dell’acciaio spezzato. - 82 -