CONTE L. F. MARSILI I E le linee dei minerali non sono protendentisi a caso, ma quelle che contengono lo stesso minerale sono come ricorrenti ritmicamente in luoghi che presentano gli stessi caratteri, onde è possibile quasi segnandone il vario muoversi concludere sulla indentità dei terreni che racchiudono queste ricchezze minerarie. E del pari gli altri fenomeni che offre la superfìcie della terra non si creda che il caso ve li abbia distribuiti: un attento esame ci mostra che essi sono collegati insieme, che ad essi rispondono cause vicine e che ovunque queste esistano, immancabilmente producono quelli. Onde al M. apparirà naturale il riawicinamento di fenomeni che la distanza separa, e non temerà con questo di offendere la serietà delle sue osservazioni, anzi tali accostamenti gli sembreranno così naturali — dato il principio posto — da tentarli ogni volta che gli sarà possibile. Anche la linea dei monti non gli pare arbitraria e causale, ma voluta da cause che si ripetono e non è difficile rintracciare, e quest’affermazione non è dettata da un presupposto che la terra abbia una forma le cui facce siano rappresentate dagli spazi fra catena e catena, come qualcuno al suo tempo e dopo pensava, ma dal fatto che una catena montuosa, che è un tutto, non può essersi formata che attraverso cause uguali, le quali operando su materiali un po’ diversi, hanno prodotto effetti diversi. E per questo che in lui è l’intento mai dimesso e sempre presente, di misurare le altezze dei monti : tali determinazioni non sono mero appagamento di curiosità, ma mezzo non indifferente per avvicinare i luoghi dove uguali fenomeni appaiono, poiché ai caratteri comuni che li stringono s’aggiunge anche l’ele- - 301 -