MARIO LONGHENA Se presso Bologna il Marsili à trovato piccole tracce di zolfo solo nelle miniere gessose di Pieve di Gesso, ed invece in quelle di Brisighella, presso Faenza, à trovato mescolamenti di gesso e zolfo, tanto che prima si estraeva da esse lo zolfo, nelle miniere sopra Forlì i minerali sono da per tutto mescolati, anzi nelle zol-fare di Meldola, Polenta, Casalbuono e Sarsina lo zolfo è fra strati di gesso, e dove questi cessano, cessa anche 10 zolfo. E mappe, dallo stesso Marsili tracciate, mostrano la disposizione degli strati gessosi e del filone solfifero, le proporzioni di questo e di quelli; e poi aggiunge altre osservazioni sul gesso e sullo zolfo, fra cui questa che merita di esser riportata, che cioè alberi e viti, vicine a miniere di zolfo, crescono meravigliosamente. Ma lungo la falda collinosa che nasconde zolfo e mostra gesso, altri fenomeni si incontrano che non si possono trascurare e che in un altro scritto, fino a poco tempo fa inedito e da me pubblicato, esamina c descrive: sono le salse e le emissioni di gas, sì le uno che le altre frequenti nel modenese; e poiché una volta 11 Marsili, durante una calda estate fa un’ ascensione sino al Cimone, così nell’andata si ferma a Montegibbio, a Barigazzo e altrove per prendere precisa visione di tali fenomeni. Ma essi non sono neppure lontani da altri fenomeni che pure il Marsili prende in considerazione, le sorgenti del petrolio. Ora tutto questo cumulo di fatti geografici il Marsili mette insieme e dispone in una mappa, con grande cura: egli crede che siano tutti legati insieme da identiche cause o da una stessa causa, e perciò non li di-stigue ma li raccoglie. - 216 -