CONTE L. F. MARSILI lonnello, ma anche per le grandi fatiche ammala, sì che deve nella tranquillità di Vienna cercare un lenimento al male. Nel 1686, dopo un po’ di indecisione se la campagna dovesse cominciare nuovamente dall’assedio di Buda o dall’assalto di Stuhlweissenburg,' si inizia la lotta con il circondare Buda, ed il M. à un alto grado, che lo mette nella doverosa condizione di corrispondere pienamente alle speranze alimentate sul conto suo. Ma la discordia — discordia di piani — dei capi dell’esercito tira in lungo l’impresa: la città resiste e ad essa sta per portare aiuto un esercito turco comandato dal gran vizir. Il M. non à l’autorità per comporre i dissapori, ma fortunatamente da Vienna giunge il cancelliere dell’impero, il quale dopo aver ascoltato il Marsili, accetta il suo piano di assalto, che viene immediatamente posto in atto. La fortezza capitola, ed il M. è dolente di non avervi preso parte in persona, che un colpo di moschetto gli à fracassato un braccio e gli procura acuti dolori. Per altro nè questi nè le poche forze rimastegli valgono a trattenerlo da un lavoro che vince e doma ogni tormento fisico : la ricerca fra le rovine di Buda, cannoneggiata e qua e là fumante per gli incendi, della raccolta di libri, di cui aveva letto esser ricca la città. Le sue ricerche però non approdano ad alcun risultato lieto: trova bensì dei libri, ma essi sono solo gli avanzi modesti della ricchezza d’un tempo. Pur tuttavia li raccoglie, e questi uniti ad altri — sono libri orientali — che amici gli donano o che acquista a sue spese, co- 8 L’Alba Reale del M. - l'Alba Regalis dei Romani . l’antica città della corona ungherese, posta a SO. di Buda-Pest; ora Székesfeher-rai. ~ 25 ~