MARIO LONGHENA Sede e Venezia, e subito dopo s seguono sette lettere autografe di questo cardinale al M. —- lettere che abbracciano circa un anno, nov. 1681 - nov. 1862 —, poi vengono, sempre nello stesso manoscritto, lettere del M. al De Luca, 7 da ultimo sono frammenti di lettere del M. intorno all’affare fra il Papa ed i Veneziani, discolpe indirizzate a questo od a quel personaggio ed una lettera alla Regina Cristina intorno « alle mormorazioni che facevansi a Roma per il corriere speditovi dai Veneziani per l’affare tra essi e il Papa ». 8 Il M. non aveva in questa contingenza operato con tutta la prudenza necessaria, perciò coloro che lo avevano incaricato della cosa — ed era un tentativo del card. De Luca, che non aveva nessuna carica alla corte Papale, per acquistarsi un merito —, appena ebbero sentore che tutto era stato scoperto e che il tentativo degenerava in scandalo, addossarono al giovane inesperto ogni colpa. Ma il M., come sempre, reagisce aspramente; allo scorro però non pone rimedio, anzi ad esso aggiunge la perdita de’ suoi protettori, e lascia in Roma un ricordo di quasi leggerezza che anche più tardi si rifletterà con luce poco benevola su di lui. 6 Carte 653-666. 7 C. 702-9; 720-5; c. 726-46; c. 750-6. 8 Id. c. 727-8. ~ 16 -