CONTE L. F. MARSILI e spassionato colloca la pietra fosforica al suo posto nel gran regno della natura, senza annettere ad essa alcuna virtù particolare o speranze di soluzioni di grandi problemi fantasiosi. Le note cbe sono raccolte nel volumetto che esaminiamo 1 erano state scritte dal Marsili fin dai suoi più teneri anni: lo dichiara lui e dice che erano destinate al grande chimico inglese R. Boyle, ma la sua morte, avvenuta nel 1691, lo costrinse a riporle, e forse non sarebbero mai uscite dal chiuso, se varie circostanze non le avessero tratte fuori. È diretta la lettera ai membri deH’Accademia di Lipsia, quindi a persone assai profonde nel sapere, ed il M. si dichiara imo che si diletta solo degli innocenti studi della natura nè à doti di osservatore nè ambizione letteraria e s’augura, traendo un’immagine biblica suggeritagli da Bacone, che questo libercolo e l’altro suo sul Bosforo Tracio — questo anteriore di pochi anni all’altro — quasi serpentelli siano distrutti dall’idra mosaica, cioè da un libro che illumini di maggior luce e stenda intero sugli argomenti trattati il vero. La dissertazione è divisa in quattro parti: nella prima tratta dei luoghi dove tale pietra s’incontra ed insieme anche elenca i fossili che appaiono nei medesimi luoghi e che possono avere con essa qualche analogia; nella seconda è esaminata la struttura sua, nella terza riferisce tutte le osservazioni chimiche compiute per scoprirne la composizione, nella quarta sono esposti i modi 1 Dissertazione epistolare del fosforo minerale ossia della pietra illuminabile bolognese a’ sapienti ed eruditi signori collettori degli Acta Eruditorum di Lipsia. - Lipsia, 1698, pp. 31. - 287 -