CONTE L. F. MARSILI nienti non piccoli: cosi talora una fusta nemica avvistata presso le foci del Tronto à messo in subbuglio la costa fino ad Urbino, con non piccolo dispendio di tempo e di danaro. Ora con distribuzione più frequente di posti di osservazione e d’avviso in case e su torri tenta di poter rendere più facile ad individuarsi il luogo del pericolo, con la distruzione dei luoghi prediletti dai pirati per lo sbarco — affondando qui barche di ghiaia — e con altre opere cerca di eliminare gli inconvenienti e rendere sollecita la comunicazione del pericolo. E tutte queste disposizioni egli comunica ai comandanti perchè vogliano fedelmente applicarle ed attenersi ad esse. Chiude questa relazione il M. dicendo di aver dato egli stesso le dovute istruzioni agli ufficiali dei porti, e di aver raccomandato ai legati cd ai governatori di ritirare gli abitanti delle case isolate per non esporli alle crudeltà dei pirati; poi dice di aver rinforzato le artiglierie dove c’era bisogno e di aver mandato munizioni da Ferrara nelle Romagne, e da ultimo raccomanda al Pontefice di osservar bene la mappa; questa gli dirà che la mancanza di ponti sui fiumi e di nuove strade vicine al mare obbliga i battitori a deviazioni ed a loro impedisce di correr liberamente da un luogo all’altro. Come il Marsili à voluto intitolarla, questa è una semplice notizia, ma quant’ordine è in essa, come le cose son poste al debito luogo e come chiara è ad un tempo la visione delFinsieme e di ogni particolare! Ma qui non si rivela il Marsili cultore di geologia e di geografia, qui è il suddito che nominato generale compie il suo dovere con animo fedele e con scrupoloso ossequio al dovere: altrove è tutto ciò, e per questo - 139 -