MARIO LONGHENA sono 15 nidi esaminati, e poi segue un paragrafetto sui nidi cavernales. Il sesto libro fu detto una miscellanea, poiché in esso fu messo quello che non poteva stare negli altri, benché vicino assai per i varii argomenti in esso trattati a quelli esposti negli altri 5 tomi. Ci sono delle observationes anatomicae, accompagnate da belle tavole, che riguardano l’aquila, lo storione e qualche altro animale; c’è una tavola che elenca i quadrupedi domestici e selvatici viventi nel gran bacino; ci sono infine tavole le quali presentano gli insetti più comuni della regione del Danubio. A questa parte che meglio troverebbe posto in appendice alla zoogeografia danubiale, s’intrecciano argomenti geografici, o piuttosto potamologici, e climatici. Precede una carta che ci mostra le primi scaturigini del Danubio, con i due rami, il Brege ed il Brige (oggi Brigach); vien dopo una tavola — accompagnata da spiegazioni — che contiene una serie di esperimenti fatti per misurare le velocità del Danubio e del Tibisco: gli esperimenti furono fatti là dove i fiumi hanno un letto leggermente declive, e la velocità fu osservata alla superficie o sotto l’acqua. Le analisi delle acque del Danubio, delle acque de’ suoi affluenti, delle acque stagnanti e di pozzi vicini al fiume, delle acque fluviali ed offerte dal disfacimento delle nevi, le esperienze fatte per acque termali, per acque minerali, riempiono molte tabelle, nelle quali non si può non ammirare la meticolosa cura messa dal M. per essere esatto. Anche la grandine forma oggetto di osservazione, ed il M. nota quanto per lo più essa cada. Come per altre terre, così per la regione danubiana - 184 -