Mario Longhena la seconda parte è tutta militare, ed il suo oggetto è così indicato dal Marsili « le operazioni militari dei Turchi comprovate da ciò che vidi essendo fra loro, e contro lor militando, autenticate coll’esempio delle azioni seguite ». Anche questa patite è preceduta da notizie che ne chiariscono il contenuto. L’opera, come fu detto, fu stampata nel 1732 e porta in calce i nomi di editori dell’Aja e di Amsterdam; è in italiano ed in francese. L’accompagnano carte e numerose tavole che illustrano i vari capitoli. In fondo l’opera è, come vasta miniera di materiale tratto o da libri o dalla conoscenza diretta dell’autore, di non poca importanza, ed anche essa dimostra la viva passione del Marsili di raccogliere ed accumulare dati e notizie. Forse non sarebbe facile risalire alle fonti, a tutte le fonti a cui dobbiamo questo lavoro, e poi resterebbe da controllare ciò che il Marsili apprende oralmente dalle persone a cui ricorre per informazioni; quindi non è possibile poter valutare l’opera come contenuto di dati e di fatti. Dobbiamo ancora osservare che grande distanza corre fra il M. scienziato ed il M. storico: quello vola alto assai e deve essere segnalato come eccezione, questo va assai presso il suolo e non à l’arte e l’abilità necessaria. È vero che qui si tratta specialmente delle condizioni militari dello Stato Ottomano, e quindi più che lo storico dobbiamo vedere l’uomo d’arme che giudica e discute sulle forze militari d’un altro stato, ma poiché capitoli d’indole storica ci sono e dell’arte militare non abbiamo competenza alcuna, così prenderemo in esame unicamente le parti che ànno attinenza con la storia. Crediamo per altro che la perizia militare del — 192 —