CONTE L. F. MARSILI del saggio fisico intorno alla storia del mare, di cui già s’è fatto cenno, stampato nel 1711. Campo, come fu detto, delle osservazioni è il golfo del Leone, e di fatti due carte sono unite, quella del golfo di Leone tra il Capo Sicie, in Provenza, e quello di Quiers nel Rossiglione e l’altra, più particolareggiata, delle coste intorno a Cassis dove veramente si è svolta tutta l’attività indagatrice del Marsili. Tre profili della costa e del fondo del mare ed una tavola con le cifre delle temperature a diverse profondità completano la prima parte. La quale porta per titolo « Le bassin ». E dal punto di vista del metodo, da questo è logico cominciare: prima conoscere il luogo dove le acque si raccolgono, e poi studiare le acque in esso raccolte, i loro movimenti e gli esseri — piante o animali — che vivono in esse. Ma il Marsili non vuole soltanto conoscere il fondo del mare come ambiente in cui le acque si radunano, egli intende impararne la struttura, in quanto è pars non piccola di quel tutto che è la terra, e questa è per lui di sommo interesse. Partendo da una premessa, che cioè, come in tutti gli organismi l’ordine più rigido e la simmetria più rigorosa regna, così deve essere della terra, considerata pur essa come organismo, chè la natura o Dio non possono avere radunato in un organismo fatto dal caso organismi soggetti alla più grande armonia, il Marsili cerca con ogni mezzo — molte sono le difficoltà per conoscere ciò che non si vede e che le acque nascondono — di fissare questa verità, su cui non à dubbio di sorta. Ed ecco i suoi sforzi per collegare la terra emersa con la sommersa e per dimostrare prolungati nel mare - 245 -