MARIO LONGHENA Nel passato le torri che dovevano essere distanti l’una dall’altra 5 miglia ed erano completate dalle opere erette nei porti, servivano per le sentinelle, incaricate di esplorare il mare, difendevano le imboccature dei fiumi, davano i segnali e li ricevevano dalle torri vicine e per di più davano ricetto a squadroni di cavalleria incaricati a perlustrar la spiaggia di notte e di giorno; le torri poi, con fuoco o con fumo e con spari avvertivano le navi che erano in mare, quando il pericolo sovrastava ad esse, ed invitavano le milizie ad accorrere. Il M., esaminato questo sistema di difesa lo corregge là dove presenta difetti e propone all’approvazione del Pontefice le opportune correzioni. Ancora il M. osserva che se le ordinanze stampate sono ottime nel caso di uno sbarco, a nulla valgono quando si tratti di molestia di pirati, perchè questi rapidamente scendono a terra, rubano e poi se ne vanno con ugual rapidità. E perciò il M. propone che più forti siano i presidi — specialmente di cavalleria — delle torri, perchè ad essi sopra tutto è affidato il compito o di respingere i pirati ove tentino sbarcare o di impedirne il reimbarco se trasportassero schiavi e ricchezze. E d’altra parte, aggiunge il M., non si deve credere che maggiore sia la spesa « d’un rinforzo di cavalli stabili alla spiaggia », essa è minore — senza contare che questa spesa è vana nella maggior parte dei casi — di quella che si fa dalle comunità « per la spedizione delle pulizie ». La fanteria è sopra tutto atta a dare i segnali dall’alto delle torri, ma non può servire a battere la spiaggia, perchè per sua natura lenta. Ma osserva il M. i segnali fatti con i vari mezzi detti, oltre che difettosi, sono stati spesso causa di inconve- - 138 -