CONTE L. F. MARSILI stato è La piazza e di quello che è necessario », 3 in data 18 die. dello stesso anno e 1 genn. e 13 genn. del 1703, spedisce al principe di Baden un rapporto dettagliato con un elenco di cose necessarie per porre la fortezza in condizione di piena difesa e con la giustificazione delle sue richieste,3 e si pone subito all’opera, facendo quel che la pochezza de’ suoi mezzi gli permetteva e sopra tutto guardando la fortezza da possibili tradimenti, che aveva scoperto che tra i Francesi ed alcuni cittadini correvano rapporti che davano giusti sospetti. Ma l’attività del Marsili, per cui la città doveva spendere in lavori, sollevava le proteste dei cittadini, proteste che il conte d’Arco raccoglieva, ed i lavori in cui erano impiegati i soldati, sollevavano le critiche del conte d’Arco, o perchè si vedesse in questo soverchiato da un suo subalterno o perchè sinceramente non credesse alla vicinanza di un assedio. Alle deficienze delle sue fortificazioni, Breisach doveva aggiungere l’attrito fra questi due uomini, di cui l’uno aveva il comando ufficiale e l’altro il sapere e la pratica dell’uomo d’arme: e questo non fu meno grave per la città della ristrettezza de’ suoi mezzi. Un primo segno del dissidio si ebbe nell’arresto del Marsili, ordinato dal Conte d’Arco, — arresto durato dal 18 marzo al 3 maggio del 1703 —, 4 e non seguito da alcuna inchiesta o da procedimento disciplinare, benché il M. chiedesse che s’indagasse sulla sua condotta nell’affare della resa di Brisacco — Pag. 2 — e la lettera del principe di Baden pp. 19-20. 2 Ivi p. 20. 3 Op. cit. pp. 20-34. 4 Op. cit. pag. 4. 6.. - Conte L. F. Marsili. ~ 65 -