CONTE L. F. MARSILI
fonde analogie fra lo spirito dell’uno e quello dell’altro.
  Il Costa pensa 1 che l’avere i Reggitori della città collocato nell’Archivio la proposta del Marsili senza degnarla di una discussione, volle forse essere un implicito giudizio che « fosse impresa d’attuazione impossibile riformare tanto addentro gli ordini dello Studio », oppure ad essi parve « che la fondazione dell’istituto dovesse bastare da sè a risollevarne le sorti ». Ora chi legge ciò che i reggitori di Bologna in una specie di dichiarazione esposero circa la donazione del Marsili e le sue idee di riforma dello Studio, che però non vengono affatto ricordate, à l’impressione che più che le difficoltà di riforma, più che la persuasione che alla riforma proposta dal Marsili basti l’erezione dell’istituto delle Scienze, preoccupi gli egregi uomini lo spirito innovatore che anima il progetto del Marsili, e sente che in essi è lo sforzo di dimostrare che non c’è alcuna necessità di abbattere, perchè l’istituto ridarà lustro allo Studio, lo aiuterà, lo spingerà ad un rinnovamento : è una lode al Marsili, mentre abilmente si rimanda agli archivi la sua proposta di riforma, che non si ricorda neppure con un cenno.
  E se così non fosse, supporremmo che già al principio del settecento fossero cessate le ragioni di opposizione dell’aristotelismo scolastico, sopravvivente ancora ed ancora attivo; la qual cosa, se fosse, avrebbe logicamente spalancato le porte ad un ingresso trionfale della proposta del Marsili.
  Dunque del progetto di questi due sono le parti, oltre ad una specie d’introduzione. In questa il Marsili in-
     1	Op. cit. pp. 14-15.
9.	- Conte L. F. Marsili.
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