CONTE L. F. MARSILI abitanti per indicare la distanza di un legno dalla costa dicono che è a 2, a 3 passi d’acqua, cioè a due, tre miglia. La naturale apertura della spiaggia è corretta, dice il M. da porti, alcuni dei quali servono ai grossi legni, ed altri solo ai legni sottili. Ancona è un porto per natura e per arte tale da essere l’emporio degli stati pontifici: Sinigaglia, Pesaro, Rimini, Cesenatico ecc. sono capaci di accogliere legni sottili da traffico di cabotaggio e sono mantenuti « artificiosamente » con palizzate e con l’aiuto delle acque dei torrenti e del flusso del mare. La costa fra il Tronto ed Ancona è affatto priva di porti, e non ve n’à neppure alle foci dei fiumi, il che male depone della «industria» di quelle genti; e quando qualcuno parla dei Porti di Recanati, Montesanto, e Fermo, non s’immaginino porti, perchè sono spiagge aperte, davanti alle quali, a maggiore e minor distanza si fermano i bastimenti: d’inverno poi gli abitanti, per mezzo di argani « tirano le loro marsiliane sulla costa ». Tutta la spiaggia adriatica è abbondante di pesci, che sono assai squisiti, perciò molto praticata è l’industria della pesca, dal Tronto a Rimini, industria che è esercitata in modo che tutta la spiaggia è divisa in sezioni, e ciascuna sezione è riservata ai pescatori di un luogo ben determinato. Ma a nord, fra Cesenatico ed il Po il diritto di pesca è riservato ai pescatori chioggiotti, il che non è di piccolo danno alle rendite dello stato pontifìcio, chè ogni tartana rende ogni anno qualcosa alla camera apostolica, cioè al tesoro statale. Ricca di prodotti vari è la terra vicina al mare, ed il M. enumera questi prodotti localizzandoli: ca- - 135 -