MARIO LONGHENA quando sì scarsi mezzi offriva la scienza che studia la composizione dei corpi, la chimica. Per procedere .alla oceanografia dinamica doveva far un capitolo tutto dedicato alla statica, ed il Marsili obbedisce a questa norma di buon metodo e prima esamina l’acqua del mare ne’ suoi caratteri di temperatura, colore e composizione. C’è molto da rettificare in quel che dice e porta come frutto di osservazioni e di esperienze, ma chi può dire che oggi non si facciano tanti paragrafi quanti ne à fatti lui sugli stessi argomenti, chi potrebbe rimproverargli errore di metodo o visione incompleta dell’argomento, chi vorrebbe negargli il giusto orgoglio di essere iniziatore di ferma mano e di sicura veduta? Non vanamente lo si considera come fondatore dell’oceanografia, e se solo il suo nome — nome di pioniere e di organizzatore di tale scienza — appare nei maggiori testi dedicati al mare, ciò è dovuto alla poca conoscenza che sino a qui s’è avuto dell’uomo e dei-opera sua : poche sono le copie della sua histoire phy-sique, e queste solo confinate e sepolte nelle grandi biblioteche, e pochi di lui hanno scritto, e se non sopraggiungeva il 1930, bicentenario della sua morte, forse neppure adesso il suo nome sarebbe stato liberato dalla polvere. Volumi preziosi di manoscritti giacciono inesplorati, l’opera sua di cartografo non illustrata. Pare strano, eppure è così. A L. F. Marsili neppure la morte e stata giusta dispensiera di gloria, ed il suo voto — fatto quando il silenzio stava per stendersi su di lui — che i suoi manoscritti i posteri avessero ad utilizzare, testimoniando così la loro riconoscenza verso tanto uomo, comincia ad avverarsi a sì grande distanza, quando - 254 -