CONTE L. F. MARSILI da nord a sud: per di più osserva il M. che per essere la riva veronese più profonda della riva bresciana, c’è una deviazione verso la parete che è più depressa. Una seconda mappa pure idrografica, contiene il contorno del lago e per di più linee rispondenti alle varie sezioni considerate nella dissertazione, di guisa che si à un’idea della diversa profondità del lago, e questo appare sezionato in tante parti da est ad ovest. Altri segni convenzionali indicano i siti dove più numerosi si raccolgono i carpioni, le sardelle, le trote: ci sono numeri che denotano le varie profondità delle acque del lago, là dove il M. ha fatto scandagli e quindi sezionato il lago: infine la terza è la carta topografica del lago, dove non sono rappresentati che i fenomeni più generali, il contorno del lago, i monti che sono presso ed intorno, i centri popolosi, le distanze che separano questi centri, i confini degli altri paesi toccanti la regione del Garda. Ma quante tavole, quanti prospetti preparano e spiegano e giustificano queste tre carte! Ci sono quadri in cui sono esaminate chimicamente le acque del lago attinte nei vari luoghi, tavole che dicono la temperatura dell’acqua a varie profondità, accertate — si capisce con molta approssimazione — per mezzo di esperimenti vari, tavole che ci rivelano le misure di larghezza e di profondità delle acque confluenti nel lago di Garda dalle tre rive che lo cingono, trentina, bresciana e veronese, e quelle riferentisi al fiume Mincio che ne è emissario, profili che ci danno un’idea della profondità e della forma del bacino lacustre trasversalmente e ci mostrano anche come è la terra coperta e la terra scoperta delle due sponde. Materiale quindi notevole che pur non potendo es- - 329 -