Colla Spiegazionè. 147 SPIEGAZIONE. IN quel luogo (blamente è tenuto il Marinarod’andare, clfe gli avràfatto intendere al principio del viaggio il Padrone, il quale , fé vendeife la Nave , è obbligato a provvedere il Marinaro d’altra Nave, con cui polla tornarfene. Che fe il Padrone, giunto colà dove avea ad andare, dopo avere (caricato , e deilorata, cioè dilavata la Nave , prenderà nuovo viaggio, o partito, e larà in luogo, ove potrà provvederci d’altri Marinari, 1 primi Marinari non fon tenuti d’andare, uè il Padron può forzarli. Non trovandone però altri in lor vece, quefti debbon feguirlo, con che fieno pagati come nel paifato viaggio, a proporzione però dei carico, e del nuovo viaggio * Ma fe il Padrone darà il comando della Nave ad un’altro, l’accordo fatto tra lui, e il Marinaro non tiene. Sopra que/ìo Capitolo parla il Targ. Ponderai. mark. cap. 17, fuh mm. 8. & cap. 45). num. 10. Marinaro come è tenuto fare il comandamento del iignore, & del nochiero. Cap. 155;. IL Marinaro è tenuto fare tutto commandamento di Patrone di Nave 0 d't Navi/io 0 del nochiero con che non fuffe in fervitio d' altra nave, nè d'altro navilio . Imperò tutto fervitio che appartenga aj.la nave è tenuto di fare. SPIEGAZIONE. IL Marinaro è tenuto a fare, ed efeguire i comandi del Pa- * drone, o del Nocchiero della Nave in tuttociò , che ad efia appartiene, non «osi per iervizio d’altra Nave. K 2 Di