14 Confolato del Mare tenuto il Mercante a pagargli il nolo della roba 5 che gli avrà portata, sì dell’afciutta, come della bagnata, o guafta. Dovrà però prima il Padrone dar lìcurtà in mano de’ fuddetti Confoli di aver a foddisfare il Mercante di tutta la roba , che fi trovaife aver patito danno, oa mancare per colpa fiiaj ma tuttociò procede, quando il Padrone non acconlentilÌe , e non menafle buone le dimande del Mercante. La fopraddetta domanda del nolo non è neceifario farla in ifcritto, ma baila che fia verbale, purché il nolo chiaramente colli per ifcritture , e confeifione dtl detto Mercante, o per altro modo. Sopra quefio Capitolo leggi il Targa Pender, marit.cap. 84. & Rocc. tefponf. 24. num. 2. Della mercede, o falario del Marinaro. C.ip. 28. LA domanda, che fa il Marinaro per il fuo falario, che domande-' rà al Patrone, non accade metterla in fcriptis. SPIEGAZIONE. IA domanda , che fa il Marinaro pel fuo falario dovuro-- gli dal Padrone , non accade metterla in ifcritto, ma baila che iia verbalmente propofla. Della eflecution che fi fa contra Patron, che habbia debito per impreftante. Cap. 29. JL debito d'alcun Patrone , quale appare per fcrittwa , e confef -fion fua , non bifogna per la domanda in fcriptis } ma folo el debitore prejmta il Jcritto della confezione del debito al officio delli Conjoli , e fi recchtama del fuo debitore , & Je farà pajjato il ter« mine , che per il detto fcritto era obligato pagar, gli Confoli coman-