( III ) pitulo, che continuando in la fententia dicano? & fcrivere facciano -, che la pedona del marinaio lententiado ilare debia m prefon fina? che plenariamente harrà fatisfatto tutto quel- lo, che contra di lui per fententia farà diffìnito. Che in le differentie? di Naviii^ noli ? & affitti la per fona del debitore ? fa per iziidefi) ¡e elli far anno rìchiefli ? condannata in prefon. Cap.LXX• ACcioche con iufti remedi fe proveda contra le malitie di debitori? i quali fe asforzano occultare i fuoi beni per declinare la debita fatisfattion de i creditori ? con laudabile provifion havemo deliberado ftatuir ? che da mo avanti in tutte le differente di Naviii? cioè da Nave? tárete ? barche, & de cadauna forte de Naviii? ò fiano per occafion di nolizamento? over parti di marinari? ò di viaggio non fegui-do? ò di nolli j ò di barcha ? over legno non reftituido al condutore> ò per altro modo? ò cafon per qualunque nome fi polli imaginarej Et etiamdio in tutte le di(ferentie de affit* ti di cafe? over de poííeífíon? de acque? over de vale? over de qualunque altri affitti? i zudefì? de officiali, noftri? denan, ti i quali fe agitaranno le differentie delle cofe preditte ? fe elli procederán a condennare il debitore? debbian per fenten-tia dire ? fe da quelli ? che dien havere faran richiefti ? che oltre la intromilfion di beni, la perfona del debitore debbia efler retegnuda in prefon? infina ? che al creditor ? in favore àe\ qua\ farà fatta la fententia ? farà plenariamente fatisfatto. Inhibendo però ? perche faria troppo contrario alla hu-inanità? che’l Padre? o la Madre ad inftantia del figlio ? ò della fia per occafione de alcun debito ? il qual folfe per elli ho? ò fia dimandado ? elfi Padre > Q Madre non debbian efifer condennati in prefon « i