Coniolato dei Mare ojfervaffe , & per fua colpa rintaneranno , è tenuto tutto il danni refìituire che gli detti compagni fogneranno o haveranno fofìenuto • Imperò fe il Patrone della Nave o del Navilio o tollera, , o impedì. rà impedimento di Dio ■> o dì Mare , o di Signoria , o dì cattiva gente, che lui non ojferva quello che a' compagni promejfo bavera, C7" per colpii di lui non rimanerci , non è di niente tenuto a Juot partecipi. Perciò come o impedimento dì Dìo o di Mare , o di col• t/dfa gente non può nejfuno mente dire, ne contra/lare . Imperò tutto quello che di fopra detto che fuffe > & debba ejfere fenza fraudi, & ¡e fraude alcuna fi potrà, provare, la parte , contra la quale prò-vato ¡ara, , è tenuta di dare , & reftituire tutto il danno a quell» parte, che foflenuto lo bavera fenza contrago , & fen^a maltiia . Et per la ragione dì fopra detta fu fatto quejlo capitolo. SPIEGAZIONE. De’fopradd. tre Capitoli. DEe inoltre il Padron della Nave dar conto a’ Partecipi del guadagno} o perdita di ciafcim viaggio , e differendo più viaggi a darlo, fe a cafo fi perdeife la Nave, non può riculare di redimire il guadagno degli altri viaggi , quando però alla fine di ciaicun viaggio tornalfe nel luogo, dove fono 1 Partecipi, o la maggior parte. Che fe, facendo più viaggi in Juoghi, dove non fodero Partecipi, perdeife a cafo, e non per fua colpa la Nave, non dee redimire il lucro degli altri viaggi: Eccetto che fe avelie pattuito co’Partecipi , o avelie da quegli ordine d’inviar loro alla fine d’ogni viaggio il gu-!' dagno: ma fe non avendo quello accordo, o ordine l’inviai-c fi perdeife, dee di nuovo pagarlo loro . Quando però difterifle di pagare il lucro d’ogni viaggio per trafficarlo? 1 utile, che ne ribalterà, lo dovrà partir co’Partecipi, e il dan* no farà tutto per conto fuo. E fe i Partecipi tralafc¡afferò per più viaggi di coftrignere il Padrone a dar conto, in cafo ch’ei muoja, non potranno aa iuoi Eredi 5 Tutori, o Efecutori Teftamentarj din®an con*