<,8 Confolato del Mare avetfe , debbono elfi vender tanto della Jor mercanzia , che badi allo fpacciamcnto, o fia fpedizione.della Nave . E in qUe| cafo nelTuno de’Compagni può opporli , che detti Mercanti non fieno pagati , e rimboriati prima d’ogni a tro di quella fomma imprecata, eccetto che i Marinari per li loro falarj. Con quefto però chei Mercanti iuddetci iappiano, che quei che imprecano iervirdeve perla fpedizione, e neceliità della Nave, Su queflo Capìtolo 'vedi Noi dife. 71. n, 10. tom. l. de Commerc, & Targ. Ponderai, marit. cap. 26. num, 27. & cap-qq.n. j.& cap, 54, in fin. Q- cap. 74. JT. Que/ta. Come il Mercante debbe predare vettovaglia alla Nave * Cap. zotf. IL Mercante è tenuto , che fe luì ha vettovaglia , & la vettovaglia manchi a gli marinari , 0 ad altri che nella nave fujjero, lui li debba mettere in comune , & il patrone della nave la debba partirt per tutti comunalmente , & il mercante non fe ne può ritenere pii che un'altro huomo-f & quando il patron della nave farà in alcun li-co di poter bavere vettovaglia , il mercante li può dimandare tutta quello , che it havranm tolto , & il patrone della nave è tenuto à reflìtuirlo. ■ S SPIEGAZIONE. Imilinente quando il Mercante aveiTe della vettovaglia , t 1 ne penuriaiTe la Nave, dee metterla in comune , e il Padrone partirla fra tutti, nè il Mercante può riteneriene maggior porzione , che un’ altro s a condizione però che al primo Porto, che arriverà la Nave, debba il Padrone redimirgliela. l-*ggi fu quejlo Capitolo il Targ. Pender, marit. cap. 26. n. 2*]À cap. 44. tìHtn, 5. E Noi al dijc. 46. num. 28. tom. 1. de Commerc. Pi