3a	Coníoíato del Mare
S PEG AZIONL
OUueílo capitolo obbliga bensì il Maeilro d’Aiciaj e il Calefato, come gli altri manifattori a far buon lavoro, e ilabile importando affai che la Nave fía forte per il pericolo della navigazione} ma dall’altra parte ordina} e proibire al Patrone della fabbrica del Vafcello il rimoverli dall' opera già cominciata} quando il loro lavoro riufeiffe buono, e ben fatto 5 nè vuole che ciò poífa farli dal Padrone per av-verfione} o per qualche difeordia feguita fra loro5 o iìa pet aver trovato da altri miglior partito} o-mercato. Anzi Uceóme ponno effi} eziandio contra voglia del Padrone , purché fegtiitino a lavorar bene? e diligentemente 5 continovare fino alla fine, nè alcun’altro maeilro vi fi può intromettere, così al contrario fono ancor tenuti verlo il Padrone di ilare a lavoroj fino a tanto che fia terminata la Nave5 oValcel-lo. Tuttociò procede} quando tra loro non fi accordaffealtri-mente} poiché di loro vicendevole confenfo, tanto il Padrone potrà prender altri in vece de’primi maeilri} quanto i maestri partir fi dal lavoro. Nel cafo però che il Padrone non fi foffe ancora accordato co’maellri } li quali avellerò già cominciata la fabbrica della Nave, allora non potendoli con elio Joro aggiuilare ne’prezzi} ed altrecofe5 farà in- balìa del Padrone di poter prendere altri maellri, e con eiiì convenirli.
    Ma le mai fenza il confentimento, o con- difpiacere de’ primi maellri} che avranno cominciato il lavoro 5 alcun altro maellro vorrà il Padrone intromettere nella fabbrica» farà te nuto a dare a i primi il guadagno del lavoro.
    Li Maeftri, che intraprendono qualche fabbrica di Nave, o Vafcello} debbono elfere molto cauti} perchè fe non la-pranno far bene il lavoro > o per avidità del guadagno avelièro prefa la fabbrica} quando non fono fufficientia farla bene, faranno tenuti a rifare tutte le fpefe, e danno al Padrone} ed anche quelle fpefe, danno, ed intereife, che il Patrone mede fi-