484 Capitoli del Confolato del Mare. Marinari, Soldati-) e Fanti il Continuare o no: iolo fe nel loro accordo lì fottero obJigati di andare a beneplacito del Capitano. Retta proibito a qualfivoglia perfona dell’Equipaggio della Nave 3 o altro Battimento di vendere ne Pane, ne altre vettovaglie lenza licenza del Capitano, o Padione , o del Difpenfiere : fotto pena di perdere un Mefe de’iuoi falarii, e di maggior pena fe vi ritornaffe la feconda volta. Non ardiscano far far acqua alla Nave , o Battimento; far perdere le Vittovaglie j caufar fedizione per rompere il Viaggio j farinfulto, ingiuria, violenza, congiura, o ila colpi-razione, altra unione, o Combricola contro il Capitano, o Padrone de’loro Battimenti} ne gli ifteflì abbandonare contro la volontà di detti Capitani, e Padroni, {otto pena del/a Tetta : Anzi Ciano tenuti obedirli alla cieca nelle cofe concernenti al Battimento in cui fervono , lotto qualunque pena , tanto pecuniaria, che corporale, anche di tre anni di Galea, a giudicio noftro, come più ampiamente al Cap. XXIX. Non ardiicano /opra la Nave, o altro Battimento, ne nelli Porti, ne nelli Paefi forattieri, far ritte, feriere, commettere morti, aifaliìnamenti, delitti capitali, ne dir beitenv ] mie : In quali cafi doveranno eiTere pofti in Catena , culto- ! diti, e portati a Genova , per eflere puniti fecondo le -Leggi, come al Cap. XXX- Chi efiendo in guardia dormirà , flarà fette giorni alla Catena lenza Vino. Quando la Nave farà ritornata dal Viaggio in quello Por* to, non potrà niuno fmontare da efsa , che prima non ^ tutto ormeggiata 3 e che non fi riceva la Vifita di ritorno da * Illuftriffimo Deputato di Mefe , e la licenza da elfo : E c.u altrimenti fmontafse s’intenda aver perdute tutte le Paghe n-quel Viaggio guadagnate, & incorfo in ogni pena a noi ai birraria, come al Cap. XXXIII. e XXXiV.