DÌ tanto ho (limato dover io fare avvertito chiunque a quèflo La* 1 voro volgerà cortefe lo fguardo ■> rimettendo il di più al difcreto gin-dtcìo di lui <> e fregandolo a voler riconofcere in me 5 fe non altro t un vemenùjfmo dejtderio di agevolare altrui lo ftudìo 9 e la cognizione delle mercantefche materie , quant» unìverfali 9 e neceffarie , altrettanto 5 a dir veroi ne noli ri Paefi, 0 molto ignorate 9 0 poco di, IcuJle ? e con equivoci jpejfe volte dal malufo 9 introdotti j cgnfufa-mente trattate. O V E’,