ANNO - MDCXCI. 79 vivamente di conseguire l’intento e dimostrano alcuni di loro ottima volontà, ma suplicano d’esser sostenuti e difesi da squadre della Vostra Santità non concedendole la loro esposta situatione di farlo da loro medesimi, in effetto anche l’ultima mossa dello scritto Passà chiarì questa verità, essendosi da loro provate le prime incursioni, e già con il potere li haveva soggiogati, se ben poi la sconfitta ricevuta, li esentò dal di lui commando; ma l’infelicità delle forze, a pieno nota alla Publica Sapienza, oprime l’anima mia per non poter risolvere alla loro soda conservatione. Procurerò tuttavia di non perderli, e con nuovo Dispazzo humiliarò all’ EE. W. quanto sarà concertato, suplicandoli intanto donar benigno riflesso a questa destituta, ma importantissima Parte. Assicurato, come assoggettai al Reggio intendimento della S. V. di tre Conti di Grahovo, perturbatori della publica quiete, ho potuto anche vederli alla mia obbedienza, senza l’uso della forza abominevoli. Nicolò Erizzo. (Provveditore Estraordinario Cattaro, f. 6). 1691, settembre 15. Cettinje — Il Cav. Giovanni Antonio Bolissa ni Provveditore Straordinario. Hieri sera alle quattro della notte capitò qui uno de Dobro che apposta fu da me spedito, a Xabiacco per intender dell’ ammassamento che andava facendo Soliman Passà, e mi rifferì che hieri di certo si erano traghetati a questa Parte, incirca due milla huomini, alla testa de’ quali è Mustafà, e questa mattina devisava aggredire all' improviso le Ville qui circonvicine, e che have-rebbe procurato tentar attorno questo Posto di far qualche operatione, però sin hora hanno fatto credere, e capitando s’assicuri l’E. V. che con coraggio da questa poca Militia saranno incontrati però quando lo fosse in tempo saria bene, che l’E. V. facesse avanzar qualche altro di Gente perchè come è noto alla di lei singoiar virtù, questi non sono sufficienti ad ornare le for-tificationi; il tutto serva di riverentissimo aviso all’E. V. e humilmente le baccio le Vesti. (Ibid.). 1691, dicembre. 22. Cattaro — Il Provveditore Generale al Senato. Molti sono i posti avanzati, che nell’uno, e nell’altro Confine d’ambe queste Provincie, e nei beni di nuova conquista hanno in mantenimento della Pubblica giurisditione ricenti i pressi-dii, e si sostengono con avvalorare le ragioni d’un giuridico possesso, succedendo anco la pace, e volendosi por le mete con Ottomani. Per l’esperienze, ch’io tengo in tanto tempo, che ho l’onore di servire l’EE. W. in queste parti, il meno esposto è quello di Cettigne, in poca distanza da Cattaro, meglio pressidiato de gli altri, e che può da tanti popoli che sono sudditi antichi, e di provata fedeltà essere sovvenuto nell’ occasioni più premurose, ciò essendosi anco scoperto evidentemente nell’ ultima apprensione, che si ebbe 1’ Ill.mo Signor Proveditore Estraordinario dalle mosse de Turchi, quali non ardirono d’avvicinarsegli, ma tentarono l’aggressioni in distanza di 2 giornate. Recco d’avvantaggio accordarle, che non ostante l’espedition delle Cernide vecchie, che vado d’ordine loro a cotesta volta pratticando si come restano sprovviste le parti basse di questa Provincia per la loro partenza, così quella del Canale di Cattaro non risente dimminu-tione alcuna havendo io prima di levargliele rimesse altrettante milie veterane. Elle hanno sotto l’occhio purgatissimo l’armo precedente dell’intiere Provincie, e le humilio anco il presente, onde sono con tutto l’ossequio da me supplicate prescrivermi in che forma ini abbi a contenere, che non mancarò d’ubbidire con quella più esatta rassegnazione, con cui ho sempre servito, et accolto ogni Sovrano loro commando. Non ponno però che da me venerarsi le prescrittioni pubbliche date sull’ esposte contingenze al detto Ill.mo Signor Proveditore Estraordi-