94 MONTENEGRO Che riconoscendosi impossibile a sostenere il Posto et essendo disperati i soccorsi debbasi abbracciare il partito proposto dal Passà Solimano di cederlo ; ma con quelle ampie, avantaggiose, et honorate conditioni, di guerra che saranno doppo la presente accordate per presservare il più importante che sono la persona dell’E. S. le Militie e le piazze il cheogn’uno judica con divoto Zelo del Maggior Publico servitio. Silvestro Zane. Agostin Loredan. Pietro Perini. Bartolamio degl’Oddi Coll.0 Zorzi Maroli Coll.0 Gio. Ant.° Bolizza Gov.e de Montenero. Agostino Benigni Ten.e Coll.0 Paulo Comincioli Stipend.0 Vincenzo Peracini Serg.te Mag.re Nicolò Erizzo 2.d0 Proc. (Provveditore Estraordinario a Cattaro, f. 7). 1692, settembre 27. — Solimán Pascià a Gio. Antonio Bolissa. Dal felice Solimano Passà salute al K.r Gio. Antonio Bolizza, e doppo che sappiate, come sette venuto nella mia Giurisdizione, e mi andate sovertendo, et attraendo i miei sudditi. Lode al Grande Dio Città non mi havete tolto, che li sudditi possiate attrahere grazie a Dio, e in salute del Gransignore fin che Scuttari è sopra la Bojana, e queste altre Città, se Dio vuole io in mio Paese non vi voglio lasciare, ne lode a Dio me lo potrete torre, perchè mi comanda Iddio, et il felice Gransignore, o che vi scacci di qui, o che la mia testa vada dinanti al Gransignore; ma perchè siamo Amici, per questo vi scrivo questa lettera, o che usciate da quel luoco sopra la fede del Sig.r Iddio ; se non volete, et io vi circondaro, e se credessi far la guardia per mezzo anno, perchè altrimenti non mi può essere ; e a questa Lettera rescrivetemi, perchè sappia ; e che siate sano. (Ibid.). 1692, settembre 30. Cattaro — Costituto di confidente sulla fesa di Cettinje. Comparve dinanti Sua Eccellenza Provveditor Estraordinario Erizzo e poi di suo ordine nell’off.0 Vucossau Vucettin da Cettine, il quale espose quanto segue: Capitai domenica di sera qui a Cattaro per rappresentare a Sua Eccellenza l’effetto che haveva fatto la mina lasciata nel Convento di Cettigne che prese fuoco il giorno stesso di domenica ha hore due di giorno in circa ; ma desiderando 1’ Eccellenza Sua più distinta relatione, mentre in quel tempo confusa la presentai, fui comandato di ritornare per meglio osservare l’effetto della mina stessa. Portatomi dunque a quella parte, ne rischiandomi io entrare nel Convento mandai un mio zio per nome Vuco Vucettin, che per esser vecchio e quasi impotente, non poteva dar osservatione nè del medesimo havrebbero preso sospetto li Turchi come della mia persona. Trasferitosi però esso mio zio nel quasi totalmente distrutto monasterio, e discorso havendo con diversi turchi e christiani, mi fu data relatione eh’ entrando il Passà nel convento ove già introdotta s’ era tutta la sua corte con moltitudine d’altra gente s’accese la mina che fece volare quasi due parti del Convento cominciando dalle porte dell’ingresso dalla parte sinistra e seguitando sino alla cucina de Calloieri, roversando le trinciere di masiera e terra dalla parte stessa, con