ANNO - MDCXCII. 95 haver sepolto nelle ruine quantità di gente ma particolarmente quasi tutti li più graduati della sua Corte, e precisamente Mehemet Aga Sebalich da Xabiaco tesoriere del Passà, Camerieri, li paggi, quatro Aghe di Antivari e diversi altri signori graduati, e delli suoi più fidati, niuno s’è salvato, et il Passa stesso è stato percosso da una pietra nella spalla dritta e nel piede dritto, perii che portava la mano legata al collo, e se pochi momenti havesse ritardato la mina, rimaneva ancor lui nelle ruine sepolto ; Ma perchè non era per anco entrato nel Convento s'è sotratto dalla morte, rimasta essendo illesa la Chiesa con parte del monasterio dalla parte dritta, ove eranó le stanze dei Calloieri. Si sussurrava però eh’ haverebbe fatto demolire tutto il rimanente, arrabiato il Passà per il successo medesimo; anzi li turchi delle parti più rimote dell’ Albania superiore andavano levando il piombò dal coperto della Chiesa non ostante che li Christiani erano nell’ esercito, s’opponessero, e suplicassero di sospender la distruzione della medesima. ' Interrogato se sappi precisamente il numero de’ turchi, Rispose : io veramente non posso dirlo con fondamento, ma il mio zio mi disse che saranno periti sopra 300 turchi. Ben è vero che oculatamente ho veduto e numerato cento trentasette e scavamenti di sepolture fuori del convento Cioè, da quella parte dove eh’ è 1’ Arra nelle quali sono stati sotterrati li morti; anzi il zio mi disse che lui ha veduto sepelire sino due e tre in una sepoltura delle persone più ordinarie.oltre diversi turchi di conditione, tra quali Mehemet Agà da Xabiaco sono stati portati dalle genti del Commun della flu.nia al fiume Zarnoevich et imbarcati sopra a Zoppòlli sono stati condotti a Xabiac e Pod-gorizza per esser ivi sepolti, per la condotta de quali sino alle riva del fiume ha fatto cohtribuire il Passà alle genti che li portavano sino a reali vinti per cadauno de’ Cadaveri, nè dopo tale successo s’è sentito sonare alcun stromento militare per il dolore che vi ha risentito non solo il Passà ma tutt’ il suo campo, nè il giorno che successe l’accidente ha dato udienza ad alcuno, ma s’è trattenuto ritirato sott’ il Padiglione. Interrogato se 1’ esercito si sia mosso da Cettine, Rispose: variamente si discorreva circa tale mossa ; mentre alcuni dicevano eh’ oggi sarebbe ritornato verso Gliescopoglie, altri poi che disegnava portarsi a Zuppa, tutti però concludevano che la mossa dovesse seguire in questo giorno d’ hoggi se pur il tempo piovoso della decorsa notte non lo divertisse ; nè altro so dire in tale proposito.. ... “ - . (Ibid.). 1692, settembre. • Capitoli per, la resa di Cettinje ai Turchi, Capitulationi d'osservarsi inviolabilmente da tutto l’esercito così de Turchi' come de Christiani, dell’ Eccellentissimo Signor Soliman Passà d’Albania con tutta la militia della Serenissima Repubblica di Venetia, che s’attrova in Cettine, et con ogni altra condutione di persone che sono In quel posto. 1.° Che il posto di Cettine sia demolito, lasciando i Calloieri in pacifico possesso della Chiesa e del Monasterio colla loro robba ai quali sia permesso, o restare, o partirsi. 2.° Libera uscita e passaggio sicuro a tutte le persone e graduati soggetti così comandanti come subalterni e soldati della Repubblica di San Marco, e sudditi che dopo questa e l’altre si sono rassegnati alla Repubblica. 3.° Che la nostra gente possa sortire a nostro piacimento a piedi, ò a cavallo con tutte le loro armi presentate è tutto il bagaglio, con tutte le bandiere e stendardi spiegati, tutti i tan-buri battenti, et altri instrumenti sonanti, balla in bocca, tutte le michie accese a due capi, tutte le munitioni da guerra e da viver, dovend’esser sicuramente scortate tutte le dette-truppe, munizioni, armi, bandiere, e bagaglio sino a Cattaro dall’esercito ottomano e popoli sudditi, è montenegrini, così Christiani come Turchi.