ANNO - MDCXCH. 87 1692, giugno 9. *— Il Provveditore Generale al Senato. Doppo il tentativo fatto alle parti di Grahovo inutilmente, il Passà d’Ercegovina minacciava voler invader li popoli Brobgnazzi, onde la prudenza dell’ Illustrissimo Proveditor estraordinario su-detto fatti accorrere in sua difesa li Niksichi, non solo divertì l’intentioni dell’ inimico, ma produsse questo bene, che stabilita tra li due popoli una reciproca alleanza hanno giurata la comune difesa con la vicendevole assistenza in ogni incontro, onde se corrisponderanno alle promesse gl’effetti, haveranno sempre facilità d’unirsi in corpo vigoroso, e capace dì ribatter ogni attentato. Allontanato il Passà da quei confini, presero animo gl’ Haiduchi dell’ Ercegovina con grossa partita disposta dalla degna applicatione del medesimo Illustrissimo Proveditor Estraordinario, di scorrere sotto Gazco in numero di 500 ove hauto l’incontro di 300 turchi, che penetrata la mossa s’erano sotto la condotta d'un Alì Begh ammassati, fu da Christiani attaccato il conflitto et aggredito coragiosamente il campo nemico ; dopo qualche contrasto le sortì di fugarlo con la morte di vinti turchi, et altro buon numero sommerso nel fiume vicino, restando gl’ Haiduchi patroni delle tende con lo spoglio di molte armi e due sacchi di polvere. Fugato il campo continuando arditamente nelli vantaggi, posero il ferro e il fuoco in sette di quei villaggi con preda di non pochi animali, con quali riconducendosi alle proprie habitationi inseguiti da Turchi, che nuovamente s’erano radunati, li respinsero con egual valore e fortuna, non havendo provato altro danno che la perdita di due soli compagni, ben compensata con la liberatione di due capi e conti principali di Popoli di Riva che nella ritirata del Passà da Grahovo da lui fatti prigioni gemevano nel campo turco fra catene, e dalla prosperità de Christiani rip-portarono la già perduta libertà. . Soliman Passà d’Albania ha rimesse per hora le pretensioni di molestar li popoli di Cer-nizza, benché continui nelle minaccie di rinnovarle ad altra congiuntura, ma sperar devo nella saviezza di queUTllustrissimo Rappresentante, confermati con l’istruttioni da me impartitegli quei popoli nella divotione, e divertito loro con tutto il potere qualunque sinistro, alienati fra tanto dalla contributione del carrazo, ch’era l'insistenza più gagliarda. Daniel Dolfin. (Ibid.). 1692, giugno 11. - Il Senato al Provveditore Straordinario. Sarà propria ogni più vigilante attentione agli andamenti degli Pascià di Albania, per reprimere, con caute preventioni ogni attentato per intraprendere ogni attentato sopra Cettigne, e nell’oggetto di attraere, e nelli Popoli di Cetina, et altri Comuni del Monte Nero al suo partito studiarete che ne resti con propria desterità divertito l’effetto, e regolandovi sempre con gl’ ordini, che vi sono stati in questo proposito dal 111. Generale medesimo impartiti, non lascierete d’andarli coltivando, per tenerli sempre ben inclinati, et affetti al pubblico Nome. (Senato I, Secreta, Rettori, 1692). 1692, giugno 12. Spalato — Il Provveditore Generale al Senato. Penetrate da Monsignor Vescovo di Cettigne, che con buon zelo accudisce a Publici vantaggi, le prattiche di alcuni Capi di Montenero con Turchi prestando orecchio a proietti pregiu-dicìali al servitio di Vostra Serenità, insinuò al Signor Proveditor Estraordinario Duodo, che fosse bene far capitar a Cattaro quei Conti per vincolarli con nuovo giuramento alla costanza nella Publica divotione. Venutivi perciò accompagnati dallo stesso Vescovo, supplirono alla desiderata formalità, ma trapellata a notitia del Capitano di Podgorizza la loro absenza la stimò propria per cogliere proffitti sopra quei Popoli, a qual fine ammassati frettolosamente in quei contorni mille huomini, li ne furono dal Bassà di Scuttari espediti altri cinquecento in rinforzo.