ANNO - MDCLXXXVIII. 35 da tre parti, e scorgendo di non poter ressistere, dato il fuoco alle case nella fortezza di Medun, sono tutti sortiti ad incontrar quelli venivano di sopra i monti, dove vi havevano essi le proprie famiglie, animali, et haveri, e bravamente combattendo, gl’ è sortito dar la rotta a quel Corpo d’ aggressori, eh’ era guidato da Alimat Chisaià Genero di Soliman con morte di molti centenara de Turchi rimasti sul Campo. Avedutissi poi, che il Bassà col resto del medesimo Essercito, entrato nelle loro campagne, le andava devastando li seminati, e vigne, et abbruciando le case da essi abbandonate, accorsi con braura ad’ incontrarli, si sono anche à quella parte con corraggio tale diportati, che rigettato il med.m0, 1’ hanno fugato sino a Podgorizza, con 1’ estintione di molti de suoi. Niente meglio fortuna ha pur riportato negl’ attentati suoi per entrar nel Monte nero, riuscitigli egualmente vanni, mentre assalita à primi passi la Villa di Osrenichi, trovata in buona diffesa, vi ha lasciato molti de suoi morti, e feriti. Intanto havuta notitia dei soccorsi, eh’ ispediti havevo a Cettine, e delle Gallere passate in Albania, dubitando di qualche maggior sinistro, si è dato di notte tempo ad una vergognosa fuga, passato per il lago a Scuttari, col sbando di tutto il suo essercito, come VV. EE. degnerano vedere dall’unite lettere de Guzzi, e del Vescovo di Cettine, con scorno e danno rilevantissimo, essendo questo publicato assai maggiore del conflitto successo in marzo passato. Nel mentre si tratteneva Soliman nell’ esercitio degl’ accennati sforzi per soggiogar li Cuzzi, fu con sua intelligenza tentata dal Bassà di Herzegovina la diversione delle pubbliche armi al forte Opus; Condottosi perciò con 1300 turchi a Narenta, dov’allestiti diversi zoppoli, divisava traghettarsi sopra l’Isola per sorprender il detto forte, capitato a tal fine su le sponde del Fiume, ma trovate le militie pronte e ben disposte dalla diligenza del sopraintendente Marinovich per la diffesa, fu col scarrico del Cannone e Moschettarla costretto a retrocedere, e restituirsi al suo posto ; anzi sendosi nell' istesso tempo mosso anche 1’ Aleigheb in Harzegovina col Bei di Tribigne et 800 Turchi per assaltar il posto di Zarine, furono egualmente da colà rispinti gl’inimici con qualche loro mortalità. In ogni parte dunque, vani, lode a Iddio, sono riusciti a medemi i proprii vigorosi tentativi, e i vasti loro dissegni, senz’ haver potuto asportar ne pur un schiavo, ne alcun animale ; Pres-servati più colla diligenza della proventione, che colla forza dell’ Armi tutti i luochi, e tutti i Popoli divoti al publico nome, di Cuzzi, Monte nero, e Cettine, in particolare eh’ erano i primi, e più esposti alla distrutione, dall’esito della quale dipendeva l’esterminio di tutti gl’altri e la devastatione totale di tutto il paese. Il N. H. ser Francesco Grimani mio Nipote scorso con le Galere per le Rive d’ Albania, fattosi vedere sotto Dolcigno, e alle Rive di Bogiana, per introdur con apparenti tentativi di sbarco qualch’ apprensione tra nemici, e tenerli divertiti, presentatosi anche alle spiaggie d’Antivari, dov’ accorso un grosso de Turchi, furono doppo qualche combattimento obbligati ritirarsi con la morte di Ahmet Agà figliuolo del Comandante della Città, et altri Turchi; sortito pure al sopracomito Zaro di fermare una delle fustarelle, era da Castel Novo, che viaggiava verso Dolcigno carica di sale, inseguita et fatta investir in Terra, ove s’ hanno potuto gl’ huomini salvare. Tenuti ben trattati li Capi de Cuzzi, e Clementi comparsi da me, come ne sono state, ra-guagliate, e consolati nella loro partenza li primi col saldo per tutto il mese trascorso delle trenta paghe assegnatagli, ho pur creduto proprio darle in aggionta cinquanta cechini con una pezza di panno provveduto a Cattaro, per esser da Capi dispensati a quelli havessero rissentito maggiore danno. — Li Capi de Clementi poi, che mai per avanti si sono lasciati vedere, vestiti d’un habito per uno co bottoni d’ argento, ho stimato pur proprio consolarli, su le pretese loro di molte paghe stategli promesse dagl’ Ecc.mi Precessori, col donativo d’ altri cinquanta cechini, e due pezze di panno, come sopra proveduto, per mancanza di quello già deliberato, ne mai capitato, acciò di-vidino ogni cosa tra gl’ altri Capi, e serva loro d’ eccitamento, e quest’ atto della publica benignittà,