ANNO - MDGCXIU. ■ 125 1713, giugno 23. Castel S. Stefano — Il Provveditore Straordinario al Sanato. Sciolta 1’ unione de noti Communi del Montenero in Braicchi, vengo certificato del preciso d’ogni loro concreto. Raccolsero fedi, ed attestationi dagli altri circonvicini, che li Turchi uniti verso a Spus si trovassero in atto di depredare de lor Animali, e col mezzo delli Aghè di Podgo-rizza, attratti in lor protezione, le spedirono a Costantinopoli per difesa, e contraposto a riccorsi dell’ altra parte indolente. Han stabilito di contribuir alli Aghè medesimi annualmente simul, et in solidum mille cecchini per cadauna ordinaria impositione, a fine con ciò di scostarsi dalla dipendenza da quelli di Spus, e dell’Erzegovena, di togliere col motivo della scossione il pretesto a questi d’introdursi et internarsi nel Monte e di scansare li maggiori aggravii, a’ quali in simili occasioni soccombono. Per reconciliar le discordie co’ confinanti elessero per Capo un tal Vuco Vucassinov da Osdrinicchi, che con altri sederi, e coi Conti delle Ville habbino ad assolutamente accordare qualunque giusta sodisfattione ; conchiudendo di rinovar un Sboro generale doppo a quindeci giorni in Grassaz presso a Podgorizza sul particolare massime di conseguire l’assenso dalla Porta all’ accennata offerta de mille cecchini. Per questi Pastrovicchi, e per quelli da Cartelli al mio prossimo ritorno in Budua, spero, tutto che diffuse le reciproche pretensioni in moltiplici fatti degli anni scorsi, di vederne la definitione con vantaggio e quiete de sudditi medesimi. In tanto stando applicati li Montenegrini, a dar regola alle cose proprie, ed ad assicurarsi in una men disordinata sussistenza, non havendo fatto mentione alcuna della venuta del Miho Radovich, sospesa fosse dal trattato di Pace, che si va avanzando tra il Gran Signore, et il Kzar, può dedursi pocco, e niun genio in quelli a nuove solevationi come sempre espressero i confidenti ; ancor che il Passà della Bossina, col pretesto di dover tenerle, doppo già data la marchia alle militie pedestri per Andrianopoli esentarla a se stesso, ed alla Cavallaria. Nicolò Contarini. (Ibid.). 1713, luglio 20 — Cattavo — Il Provveditore Straordinario al Senato. Si tenne nel lunedì della scorsa settimana il nuovo generai Sboro sopra il Monte nero. Riuscì confuso e discorde, ne ebbe conclusione alcuna, che solo in trasferirsi pochi dei Capi al-l’aboccamento con li Comandanti di Spus, e Podgorizza, co quali stabilirono la corrisponsione de ducati tremille annui, e rittrassero l’impegno, che il Passà non prendesse in avenire ingerenza sopra d’essi giust’all’annessa in copia del Confidente. Qui non meno per la nuov’ affittanza de Publici Dacci, che per il contento di veder rimosse nuove difficoltà, e rassettate le controversie tra il Commun di Gnegussi, et li Pastrovichi, hieri mi vi condussi. S’ attrova attualmente applicato il vecchio Passà d’Erzegovena nelle scritte fortificationi, et ivi s’attende anco il nuovo successore con seguito di Gente. Stanno impiegati in quelle di Onagoste trenta Mastri, e gli huomini tutti di quattro Ville, nè si rispettano le Case de Privati, per valersi delle pietre, ed altri materiali. Fu eretta Onogoste ne’primi anni della Pace, sopra una Collina nella Campagna di Nixichi a freno dell’ incursioni de Montenegrini. Hora s’alzano per due brazza le mura con feridore et a siti opportuni si fan atte a sostener il Cannone. Continua la voce, che il Passà Tahir, di Scanderie habbi ad avvanzarsi con un Corpo d’Armati a danni de Montenegrini medesimi, sparsa può credersi per una qualche semplice impressione in essi, che in questi mesi sogliono scorrer in partita, e depredare a Turchi vicini. Si lasciò vedere agli ultimi del scaduto giugno a’ Confini di Castel Nuovo 1’ Asfr. Haccio Nicolin suddito di Vostra Serenità già bandito, uno dei Capi seguaci del Miho Radovich, e s’è disseminato esser egli foriero del-l’arrivo del Miho Radovich stesso, qual si trovi con le motivate idee a Confini Imperiali. Mi tengo