64 MONTENEGRO d’abbandonarli, o almeno indeboliti dalle scorrerie rendersene più facile l’acquisto. Mi condussi perciò a Grahovo per incalorir T operationi, et accorrer, ove emerger potesse il bisogno. Per dar essecutione all’ impresa ordinai a Zuanne Burovich Governatore del Contado di Castel Novo, che con gente scelta in luoco stimato opportuno, si ponesse in agguato, per coglier il Passich Sangiacco di Trebigne, quando si movesse per portar il soccorso. Il Governator Nicolò Rizzo ebbe l’ordine con gente assegnatale d’ aggredire, et incendiare la Terra; e il Kav.r Gio. Antonio Bolizza con altra, di scorrere la Campagna, et accorrere, ove vedesse il bisogno. Al sopra Intendente Perini poi con qualche scorta fu commesso, che occupasse un luoco forte et eminente, eh’ era a cavaliere di detta Terra per osservar il fatto, e senza impegnarsi, spedire gl’ ordini, che conoscesse proprij. Incaminati con tal ordine, arrivarono al Fiume Piva, che ne giorni precedenti si poteva passar à guazzo, ma lo ritrovarono ingrossato per la pioggia quella stessa notte caduta, onde presa la strada dei Monti convennero dilongarla quasi una giornata intiera Accidente che palesò la Marchia, et il dissegno, e che diede tempo a Nemici di ritirar in luoco sicuro le famiglie, e gl’armenti, et al sudetto Passich, di prevenire l’arrivo de nostri con quattrocento de suoi, e di farsi forte in una Pandurizza. — Ciò non ostante entrati li nostri in Gliubomir la mattina per tempo da più parti posto il fuoco la diedero alle fiamme. — Concitato dalla vista dell’ Incendio il Passich sortì coraggiosamente per investire li Christiani, ma trovato duro l’incontro, e dubitando d’ esser colto in mezzo, ben presto si ritirò ; inseguito bravamente da Nostri, che uccisero alcuni de suoi, fecero qualche schiavo e ferirono molti, non ricevendo all’ incontro altro danno i sudditi di VV. EE. che due lievi ferite, rimanendo devastato, e rovinato tutto il Paese, che essendo de più fertili, dava non piccolo aiuto alla sussistenza di Clobuch, et era il mezzo sicuro alla communicatione con Trebigne. Questo successo diede modo, et animo a diverse famiglie de Christiani, che gemevano sotto il giogo Ottomano di venire a goder il respiro sotto la Publica Protettione; capitorno subito in numero di settanta persone e fermarono 1’ habitatione à Grahovo, ricevute con aggradimento da questa rappresentanza, e con ordini risoluti per preservarli dalla licenza militare in que pochi haveri, che seco portavano. Il che divulgando nel paese attrasse moltissimi altri, pochi giorni doppoi capitate al N.° di quattrocento anime. Rimane al riferir di questi l’istessa dispositione in molte altre famiglie, e sarebbe sin hora posta in effetto, se il Novo Passà d’Hercegovina non 1’ havesse impedito con diligente custodia de passi, e col ritirarli più in dietro nelle due Ville di Presche, e Trebioni. Questa generosa resso-lutione, che moltiplica i sudditi della Ser.,à Vostra, come rileva il merito, che colla volontaria rasse-gnatione s’ acquistano, così l’abbandono delle sostanze manifesta la loro estrema povertà rendendosi però degni della Pubblica commiseratione ho procurato consolarli con qualche sovegno di biave à questo effetto trasmessemi, come dalla Nota dell’ annesso comparto trà loro, et altri benemeriti è stato praticato. Nel soggiorno a Grahovo, meditando il modo non meno d’ applicare, che d’ assicurar il confine, tra gli altri messi mi parve propria 1’ eretione d’ una Pandurizza, o sia Guardia sopra una Collina in sito forte di là da Grahovo verso Clobuch. E vi fu immediatamente stabilita, concorsi gl’ habitanti del med.mo luogo con prontezza a munirla, e custodirla senza alcun publico agravio per propria sicurezza. Dal che il Publico viene a ricavarne duplicati vantaggi per assicurare in più sussistente maniera quell’ importante posto, et di scoprire con più facilità e più da lontano ogni mossa dell’ Inimico. — Nel ritorno a Cattaro m’accompagnarono duecento Niksichi, che furono da me incontrati nel portarmi a Grahovo, presentandomi le restanti bandiere Nemiche, e ricercarono in segno di publico agradimento la meritata ricompensa; la maggior parte di questi intervennero anche nel fatto di Gliubomir, e si diportarono valorosamente. Nel riguardo però a consolarli alle rimostranze della Reggia pub.ca Generosità, hebbi fissa mira al possibile risparmio, procurando alla cortesia, e col mezo del Sig.r Kav.r Gio. Bolizza, che anco in questo s’ è impiegato col solito zelo, farli rimanere contenti, vantaggiando in tal modo la spesa a paragon di quanto in c^si simili, es'è altre volte pratticato. Il conto di quanto ho distribuito e descritto nel foglio N.° 2 e 3 che rassegno alla pubblica riverita cognitione. Ha giovato molto à moderar la pretensione del premio