ANNO - MDCXCIV. 109 bania stessa, sono li Pastrovichi da qui distanti miglia trenta, et han due posti a diffondersi dalle scorrerie, uno di S. Stefano, l’altro Castel di Lastua. Questi Popoli possono dirsi l’Antemurale di Budua, verso dove potendo l’Inimico accostarsi anco per la via del Monte, cioè Mahini e Po-bori due soli Villaggi, che vivono alla divozione, et per la molta vicinanze a Budua stessa di soli miglia cinque, riesce urgentissimo per li gravissimi rispetti di questa Città validamente sempre assisterli, e tener almen da quella parte lontano il Nemico. In questo stato di cose mancandomi la forza dell’Armi, converrà applicar la buona dispositione de suddetti vicini Popoli, et andar di tal modo per quanto si possa riparando i Confini da disturbi, e pregiudicj. Con. quest’oggetto ho esteso le più applicate diligenze per ridur gl’ antescritti Popoli Niksichi ad una vera, e soda divozione a questo Augusto felicissimo Dominio, e fatto venire alcuno de loro Capi, ho istradate le speranze, e ciò confidando di vederli rimessi nella prima dispositione e riconoscenza. Ne primi giorni del mio ingresso alla Carica mi pervenne 1’ annessa lettera del Governo di Ragusi, contenendo semplice ufficiosità, e complimento. Ho stimato di non poter astenermi dalla risposta, che rassegno a Pubblici riflessi, e per l’espressioni estese di sommo rispetto, e divozione verso la Serenissima Republica, e perchè ne’ titoli, e sottoscrizioni s’è osservato il solito. Qualche giorno doppo, due altre, che sono annesse mi pervennero, astenutomi di far ad esse risposte, fino che mi venghi da Vostre Eccellenze dinotata la loro Sovrana volontà. A questo proposito accennarò humilmente a Vostra Serenità haver incaricato il soprain-tendente Burovich, che si trattiene nel Contado di Castel Novo, ad haver sempre tutta l’osservazione alle procedure de Ragusei, quali con sagacità, et arte studiano danneggiar i sudditi di Vostre Eccellenze. Mi sono state rese dei 13 instante lettere de Capi de Drobgnazzi contigui a Niksichi, avisando esser capitata grossa somma di danaro al seraglio, per esser arrollati Seimeni in numero di settemille, cioè della Bossina, et Erzegovina per Belgrado per esser questi colà nel mese di marzo. A questa notitia ho disposto le prattiche opportune, per esser meglio assicurato del rapporto, dell’unione, e mossa di questo corpo di Gente, per regola alle più caute disposizioni. Alvise Marcello. (Provveditore Estraordinario a Cattaro, f. 8). 1694, giugno 26. Dal Catnpo di Ciclut — II Provveditore Generale ai Senato. Accompagnatomi dalla Serenità Vostra il Memoriale esibitole dal Rev.m0 Nuncio Apostolico sopra l’affare ¡d’alcuni Greci Scismatici, che nel Territorio di Castel Novo non habbino dato principio alla fabrica d’ un Monasterio per dieci Monaci, con protesta di voler pur consecrar un nuovo Vescovo di Cettigne in luoco del defonto, con quelle pessime conseguenze, che sono state considerate nella Congregatione de Propaganda, e commessomi d’humiliar alla publica prudenza precise informationi di quanto corre in tal’ affare, trovandomi pur io all’ oscuro, ho precorso l’incarico alla pontualità dell’ Illustrissimo Signor Procuratore Estraordinario di Cattaro Marcello, ch’es-sendo sopra luoco, potrà render adempite le Sovrane prescritioni, ed io havendolo eccitato a farlo con celerità, non lasciarò di rassegnare all’ EE. W. ogni lume, che mi restasse dal medesimo conferito. Daniel Dolfin. (Provveditore Generale in Dalmazia, f. 126). 1694, luglio 30. Cattaro — Il Provveditore Straordinario al Senato. Sigillato l’humilissimo foglio del numero 14 ritorna la Partita delli quatrocento Haiducci spediti da Grahovo colla direzzione del Capitano Triffon Stucanovich, che porta d’essersi internata nella vasta Pianura di Nevessigne, non prima forzata dell’Armi Auguste di Vostra Serenità, di-